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Renzi conferma ddl sulla scuola. Per la Rai: «Serve un capo…

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verso il cdm di giovedì

Renzi conferma ddl sulla scuola. Per la Rai: «Serve un capo azienda»

Riunione notturna a via del Nazareno per il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, con i parlamentari del Pd che si stanno occupando della riforma della governance Rai. Una riunione nella quale il premier ha ribadito la necessità per la nuova Rai di un «capo azienda» mentre non è si è detto convinto dal cosiddetto “sistema duale”, ovvero un consiglio di gestione e un consiglio di sorveglianza. In precedenza, alle 19 Renzi aveva incontrato a palazzo Chigi il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini per un confronto sulla riforma della scuola. Dopo il rinvio di una settimana dei provvedimenti sulla riforma, il premier ha confermato al ministro Giannini che il disegno di legge è il modo migliore per mettere il Parlamento davanti alle proprie responsabilità. Entrambi i temi (scuola e Rai) sono all’ordine del giorno del Cdm fissato per giovedì pomeriggio.

Confermato il ddl sulla scuola
Il pre-vertice a Palazzo Chigi con il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini è servito per ripulire il testo del ddl. Sulla scuola resta aperto il tema dell'assunzione dei quasi 150mila precari della scuola e della difficoltà di farli entrare di ruolo a settembre con i tempi di un disegno di legge che deve passare le forche caudine del Parlamento. E proprio per questo tra le ipotesi più accreditate, in mancanza della decretazione d'urgenza, c'è quella di 'spalmare' il piano assunzionale su due anni: subito un pacchetto di assunzioni consistente - 50.000 almeno - per coprire il turn over in maniera abbondante e per risolvere almeno in parte il problema delle supplenze annuali (in questo caso non sarebbe necessario neppure un provvedimento di legge, basterebbe l'autorizzazione del ministero dell'Economia); una seconda tranche di assunzioni dei precari potrebbe essere invece incardinata nel Ddl.

Renzi a Pd: capo azienda e non sistema duale
Sulla Rai, Renzi ha ribadito di volere per la nuova Rai un “capo azienda” mentre non si è detto convinto del cosiddetto “sistema duale”, ovvero un consiglio di gestione e un consiglio di sorveglianza . È quanto avrebbe detto il presidente del Consiglio nell'incontro con i membri dem della commissione di vigilanza e i parlamentari delle commissioni competenti. Il Consiglio dei ministri di giovedì dovrebbe approvare le linee-guida per la riforma. Su di esse verrà poi aperta una consultazione. Renzi è determinato, come ribadiva ancora ieri sera ai suoi, ad andare in direzione di un ad o dg che sia messo incondizione di decidere. E punta a una governance che liberi il servizio pubblico dalle “grinfie” dei partiti. Ma una sentenza della Corte Costituzionale impedisce di esautorare del tutto il Parlamento della scelta del cda di viale Mazzini, che da 9 consiglieri passerà a 5. «Il nodo - spiega una fonte che si occupa di Rai - è tutto là: chi nomina il cda, e da lì discende il tipo di società e i poteri del direttore generale o presidente o amministratore delegato che dir si voglia».

Il nodo del canone
Nel disegno di legge sulla governance potrebbe entrare anche riforma del canone. La questione non è da poco perché potrebbe ritardare l'approvazione del disegno di legge, con i vertici Rai in scadenza a giugno. Si tratta di abolire il tradizionale bollettino e d'inserire il pagamento o nella bolletta della luce (sistema già bocciato una volta dall'Economia ed osteggiato dai gestori del settore Energia) o nella dichiarazione dei redditi. Con l'obiettivo di abbassare l'importo, grazie alla riduzione drastica dell'evasione.

Taglio auto blu, possibile esame in Cdm
Dovrebbe essere presentato al Cdm di giovedì anche il dossier sul taglio delle auto blu messo a punto dal ministro della Pubblica amministrazione Marianna Madia. Più di un mese fa, il 7 febbraio, Madia aveva sollecitato le amministrazioni centrali (ministeri, agenzie, ecc) a inviare al Dipartimento della Funzione pubblica i dati relativi alle riduzioni effettuate sulle auto blu entro 10 giorni. Ma le risposte hanno tardato ad arrivare e la chiusura del dossier è slittata di qualche settimana. Intanto, il governo va avanti con la vendita all'asta su e-bay del parco auto blu e la scorsa settimana ha messo all'asta altri 11 veicoli che potranno essere acquistati entro giovedì prossimo, il 12 marzo.


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