
Via libera dell'Aula della Camera al decreto banche e investimenti che contiene la riforma della governance delle banche popolari. Il provvedimento, approvato con 290 sì, 149 no e 7 astenuti, passa ora al Senato per la seconda lettura. Il decreto deve essere convertito entro il 25 marzo.
La Camera non ha modificato la norma più 'pesante' del provvedimento, ossia la riforma della governance delle banche popolari. Modifiche sono invece arrivate sul cambio gratuito del conto corrente gratuito. Le nuove norme prevedono per la prima volta un termine temporale, stabilendo che la portabilità dovrà avvenire entro un massimo 12 giorni lavorativi, pena multe anche salatissime (fino a 64mila euro) a dirigenti e dipendenti degli istituti che non rispetteranno le nuove norme.
Il decreto contiene anche misure per gli investimenti a partire da un pacchetto su Pmi e start up. Tra le principali novità introdotte in commiisione: «startup» incentivate anche con cinque anni di vita, e non più solo quattro, e senza l'obbligo di firma del notaio; regime fiscale di favore relativo al “patent box” rinnovabile dopo i primi cinque anni; nuovi criteri per rientrare nella categoria di Pmi innovative ed estensione della disciplina dell'Export banca.
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