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Eni: dismissioni per 8 miliardi, taglio del 17% degli…

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il piano strategico 2015-18

Eni: dismissioni per 8 miliardi, taglio del 17% degli investimenti. Giù il titolo

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Nell'arco di piano 2015-2018 l'Eni prevede dismissioni per 8 miliardi di euro. E' quanto si legge nelle slide che accompagnano la strategy presentation. Nel 2015 inoltre il “Cane a sei zampe” taglia il dividendo a 0,80 euro per azione da 1,12 euro del 2014. Il piano di buyback dell'Eni «è sospeso», annuncia poi il gruppo petrolifero in occasione della Strategy presentation. «Si valuterà la sia riattivazione quando i progressi strategici e lo scenario di mercato lo consentiranno», spiega l'Eni.

Il taglio degli investimenti
Nel piano 2015-2018 Eni taglia gli investimenti del 17% rispetto al precedente piano. Si prevede una spesa complessiva nel quadriennio pari a circa 48 miliardi di euro.

La reazione in Borsa
Il titolo Eni intanto crolla in Borsa a Milano, arrivando a perdere cinque punti percentuali prima di chiudere a -4,59 per cento. Saipem è stata fermata dagli scambi in Borsa per l'eccessiva volatilità con un calo teorico del 4,58%. Eni è rientrata intanto alle contrattazioni, dopo esser stata brevemente congelata per l'eccessiva volatilità.

«Scenario cambiato, prezzo del Brent stimato a 55 dollari»
In occasione della presentazione del piano, Eni precisa che «questo processo di trasformazione si inquadra in uno scenario globale radicalmente diverso da quello del precedente piano con un prezzi del Brent stimato ora a 55 dollari al barile nel 2015, oltre la metà della media degli ultimi quattro anni, e previsto in graduale crescita fino a 90 dollari al barile».

«Generazione di cassa sostenibile con petrolio a 63 dollari»
Il flusso di cassa operativo di Eni nel biennio 2015-2016 sarà in grado di finanziare integralmente gli investimenti considerando uno scenario di prezzi di petrolio medio di 63 dollari al barile. Nel biennio 2017-2018 il flusso di cassa operativo crescerà del 40% per l'effetto combinato delle azioni industriali di E&P, della ristrutturazione dei business mid-downstream e dell'atteso miglioramento dello scenario con un prezzo medio del Brent previsto a 85 dollari.

Descalzi: appropriato ribassare la cedola
«Nonostante i successi, la caduta del prezzo del petrolio fa sì che il nostro piano 2015-2018 si basi su prezzi molto più bassi rispetto al passato. Abbiamo adottato una serie di nuove misure, tra cui l'ottimizzazione degli investimenti e la riduzione dei costi che rafforzeranno il nostro business. Nel nuovo scenario di prezzi del petrolio abbiamo ritenuto appropriato ribassare il dividendo per il 2015, in linea con i nostri obiettivi strategici». Lo ha detto l'amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi presentando il piano alla City.«Si tratta di un livello che ci consente di mantenere una crescita sostenibile e di confermare una politica di distribuzione progressiva con i risultati attesi».

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