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Grasso: politica lenta, la legge anticorruzione non è più…

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stallo a due anni dalla proposta

Grasso: politica lenta, la legge anticorruzione non è più rinviabile

«Il tempo delle riflessioni, delle mediazioni, degli accordi al ribasso è decisamente finito. Questa sarà la settimana decisiva. Stavolta Godot arriva». Lo ha affermato il presidente del Senato Pietro definendo quella che inizia lunedì «la settimana decisiva» per «l'approvazione della legge anticorruzione che rappresenta l'obiettivo più urgente» per il nostro Paese.

I cittadini sentono il peso della corruzione
Grasso su Facebook ha sottolineato che «i cittadini sentono il peso della corruzione ogni volta che i servizi pubblici sono inefficienti, ogni volta che una scuola cade a pezzi o quando negli ospedali sono insufficienti i posti letto per prendersi cura dei nostri cari. Sanno che la responsabilità di questo terribile stato di cose è di chi, falsando le regole del mercato, intasca risorse pubbliche per fini privati e arricchisce se stesso a danno della collettività. Per questo chiedono a gran voce giustizia e legalità: la politica ha il compito di agire con efficacia e in tempi rapidissimi».

La proposta legislativa presentata due anni fa
Su SkyTg24, ha sottolineato Grasso, è apparso «un timer che indica quanto tempo sia trascorso da quando presentai la mia proposta legislativa su questo tema. Era il mio primo giorno in Senato, di certo non potevo immaginare di diventarne il presidente. Il timer ci dice che domani saranno trascorsi da allora 730 giorni, due anni, quasi la metà della legislatura: un tempo evidentemente troppo lungo che restituisce l'immagine di una politica troppo lenta rispetto alle aspettative dei cittadini. Approvare una normativa in grado di colpire al cuore la corruzione mi sembrava essere l'obiettivo più urgente. Rileggendo la cronaca recente è impossibile non soffermarsi sull'enorme impatto economico e sociale degli scandali Expo, Mose, Mafia Capitale: l'esigenza di allora non è cambiata, si è anzi fatta più forte e improcrastinabile».

Di Maio: basterebbero dieci giorni per farla passare in Parlamento
«L'unico motivo per cui in Italia non si fa una legge anticorruzione è che i partiti che dovrebbero farla sono coinvolti nei più grandi scandali di corruzione di questo Paese», ha dichiarato a Sky TG24 il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio (M5S), a proposito del ddl anticorruzione e dell'iniziativa del canale all news di misurare, attraverso un contatore, il tempo trascorso - due anni domani - dalla presentazione del disegno di legge da parte del presidente del Senato Piero Grasso. Di Maio ha definito meritoria l'iniziativa di Sky TG24 di festeggiare il “compleanno” di questa legge anticorruzione ferma al Senato: «basterebbero dieci giorni di lavoro per farla passare e fare una legge seria in Parlamento».

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