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Delrio: «Non risulta che Incalza abbia consulenze dal Governo»

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a «otto e mezzo»

Delrio: «Non risulta che Incalza abbia consulenze dal Governo»

«Non mi risulta che Incalza abbia consulenze dal Governo». Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, ospite a «Otto e mezzo» su La7, è intervenuto sullo scandalo legato all’inchiesta di Firenze su Tav ed Expo. Difendendo l’Esecutivo Renzi. «Incalza - ha spiegato - è là da sette Governi. Lo conosco: è un dirigente storico del ministero. Non mi aspettavo quel che è successo e mi auguro che possa dimostrare la sua innocenza. Ma noi siamo molto contenti che vengano alla luce problemi del genere. È giusto che questo Paese si liberi dalla corruzione nella Pubblica amministrazione».

Lupi? Prematuro trarre conclusioni di colpevolezza
Sul ministro dei Trasporti Maurizio Lupi Delrio non ha voluto sbilanciarsi: «Ha già fornito qualche spiegazione sulla storia di suo figlio. In generale siamo all’inizio dell’inchiesta. È prematuro trarre conclusioni di colpevolezza del Governo». Più in generale, il sottosegretario ha negato che ci sia un “problema Ncd”: «La responsabilità penale è individuale, non c’è un sistema Ncd che proteggeva Incalza. Credo che se verranno accertati questi fatti la cosa sia gravissima. Bisogna andare alla radice delle pratiche corruttive che infestano l’economia e la pubblica amministrazione. Noi abbiamo agito nominando Raffaele Cantone alla guida dell’Autorità nazionale anticorruzione».

Ddl anticorruzione: entro una settimana il sì
Sul «parto molto lungo» del ddl anticorruzione in commissione Giustizia al Senato Delrio si è detto ottimista: «Siamo alla fine sul falso in bilancio, su prescrizione e anticorruzione. Entro una settimana, dieci giorni tutto sarà concluso. È un successo». Sulla legge Severino, invece, Delrio ha escluso un intervento dell’Esecutivo: «Il Governo non assume nessuna iniziativa sulla legge Severino, se ci sono le condizioni in Parlamento lo decideranno le Camere».

Sindacati hanno scordato che azionisti sono i cittadini
«Vogliamo ricostruire l’Italia ricostruendo la missione originaria dei corpi intermedi», ha detto Delrio a proposito di quest’anno di governo e delle frizioni con i sindacati. «Pensiamo che i corpi intermedi abbiano perso il punto di riferimento che li ha generati. Chi sono gli azionisti? I cittadini. La politica non ha agito, è diventata di diagnosi. Ma bisogna agire, bisogna dare terapie. La legge sulla rappresentanza sindacale non è tra le priorità assolute di questo periodo ma abbiamo sempre pensato che si dovesse fare». Il sottosegretario ha escluso di temere la Coalizione sociale di Maurizio Landini: «Noi ci rivolgiamo ad altro modello di sviluppo e di cultura politica. Ma penso che non sia da evitare il confronto con la grande sofferenza che c’è nel Paese». Landini - ha aggiunto - «è convinto che il lavoro lo creino le regole, noi siamo convinti che lo crei l’impresa: ci aspettiamo vera ripresa».

Una cabina di regìa per il Giubileo
Il sottosegretario ha chiarito che «se non fossimo preoccupati per il Giubileo straordinario annunciato da Papa Francesco saremmo incoscienti. Tutto questo comporta un grande sforzo organizzativo. Ma - ha assicurato - ci attrezzeremo». Sulla possibilità che potrà esserci a gestire l’evento un commissario stroardinario, Delrio ha detto: «Se non ci sarà un commissario, ci sarà sicuramente una cabina di regìa, ma non ne abbiamo ancora parlato».

Adozioni gay: «Sono più favorevole a Dolce&Gabbana»
Delrio non si è sottratto a una domanda sulla polemica tra Elton John e Dolce&Gabbana. «Io sono più favorevole a Dolce&Gabbana - ha detto - e credo che da certi temi la legge si debba tenere molto molto alla larga».

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