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1/8 Salario minimo / Tsipras rivendica l'aumento

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    1/8 Salario minimo / Tsipras rivendica l'aumento

    L'aumento rivendicato da Alexis Tsipras in campagna elettorale è solo l'ultimo fatto di cronaca che riporta al centro del dibattito europeo la questione dal salario minimo garantito. Poche cose e chiare, secondo il leader di Syriza, aiuteranno la Grecia a uscire dalla crisi. Tra queste una paga minima, garantita, a tutti i lavoratori. E non è un caso che proprio al primo consiglio dei ministri il responsabile del dicastero del lavoro ellenico, Panos Skourletis, abbia spiegato che il salario minimo verrà innalzato da 580 euro mensili a 751.

    Accanto alle mosse strategiche del premier greco, la Germania, proprio a partire da 1 gennaio 2015, ha deciso di introdurre il salario minimo legale perché ha visto progressivamente ridursi negli anni la capacità di copertura dei contratti collettivi rispetto ai lavoratori, ma soprattutto rispetto alla nascita di nuove tipologie di lavoro la cui remunerazione sempre più si è allontanata dai minimi tabellari definiti dai contratti collettivi. Ecco quindi che ora i datori di lavoro tedeschi devono corrispondere - per legge - a impiegati e operai una retribuzione minima non inferiore a 8,5 euro l'ora.
    L'Europa a 28 appare eterogenea rispetto alla questione del salario minimo: a grandi linee si può sostenere che laddove esiste un importante ruolo dei sindacati e della contrattazione collettiva i livelli retributivi minimi sono assicurati dai contratti collettivi di lavoro a livello nazionale o di settore produttivo. Ma in quali Paesi europei è presente il salario minimo e in quali no?

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