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Mattarella conferma la sua prossima visita a Tunisi

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attacco al museo del bardo

Mattarella conferma la sua prossima visita a Tunisi

ROMA – Era a colazione con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Quirinale il premier Matteo Renzi quando sono cominciate ad arrivare le prima breaking news sull'attentato al museo del Bardo di Tunisi. Ancora non si conosceva il numero degli italiani coinvolti ma è bastato un attimo perché il focus della conversazione tra il presidente del Consiglio e il Capo dello Stato dai temi che saranno domani sul tavolo del Consiglio europeo (economia, energia, Ucriana e Libia) si spostasse sui fatti di Tunisi.

L'anno scorso a marzo Matteo Renzi aveva scelto proprio Tunisi come meta del suo primo viaggio all'estero (anche prima di Bruxelles e Berlino) come doveroso omaggio al governo moderato uscito dalle primavere arabe e migliore antidoto contro il fondamentalismo. E nei prossimi giorni Tunisi sarà anche la meta del primo viaggio extraeuropeo di Sergio Mattarella. Un viaggio preparato già da alcuni giorni ma che dopo l'attetato di oggi rivestirà un significato ancora più rilevante di vicinanza alla giovane democrazia tunisina.

La linea nella lotta al terrorismo fondamentalista tra Palazzo Chigi e il Quirinale non conosce differenze. Lo stesso Renzi, subito dopo la colazione con Mattarella è intervenuto alla Camera per spiegare che «Chi colpisce le istituzioni democratiche e la cultura, colpisce tutti noi». La Tunisia, ha sottolineato Renzi, è «il Paese che ha visto per primo lo sviluppo della primavera araba e per primo, e finora unico, si è dotato di un sistema costituzionale innovativo. Stamane c'è stato un attentato la cui matrice è facilmente riconducibile a un determinato tipo di minacce ma le rivendicazioni sono in corso di verifica. Un attentato che ha provocato morti e feriti in un luogo simbolico, un museo, nelle immediate vicinanze di un Parlamento, in una cornice di minaccia con evidente riferimento alla crisi mondiale che stiamo vivendo». Il pensiero di Mattarella e Renzi va ai feriti e ai familiari dei morti, ai connazionali coinvolti e al governo tunisino. L'Italia «sarà al loro fianco».

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