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Pinotti: stop ai militari sulle navi mercantili

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in italia innalzato il sistema di allerta

Pinotti: stop ai militari sulle navi mercantili

«Intendiamo terminare l'impiego dei Nuclei militari di protezione imbarcati sulle navi mercantili italiane». Lo ha detto il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, alle commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato, informando che è stato deciso anche di terminare «la nostra partecipazione alla operazione antipirateria Nato». Lo stop, ha riferito Pinotti, è stato deciso considerando il positivo trend legato alla diminuzione degli attacchi dei pirati negli ultimi mesi e il perfezionamento delle procedure che consentono di ricorrere alla difesa dei mercantili con squadre fornite da compagnie private di sicurezza, nel pieno rispetto della normativa e dei regolamenti di pubblica sicurezza. Pertanto, ha spiegato il ministro, «l'attività dei Nuclei militari è già ora in via di riduzione e provvederemo nei prossimi mesi a chiudere quest'attività, anche mediante la modifica delle disposizioni normative che l'avevano avviata».

La Risoluzione per rimpatriare i marò
Il Governo, ha spiegato il ministro, ha ascoltato le più recenti deliberazioni del Parlamento, in particolare quelle che richiedevano di riesaminare le scelte relative alla nostra partecipazione alle attività di contrasto in relazione allo sviluppo nella vicenda dei Fucilieri di Marina. «D'altra parte - ha sottolineato - ritengo sia estremamente importante anche la Risoluzione approvata dal Parlamento europeo lo scorso 15 gennaio, con la quale si chiede di rimpatriare i due militari italiani e attribuire la competenza giurisdizionale del caso alle autorità italiane o a un arbitraggio internazionale, per trovare una soluzione ragionevole e accettabile per le parti coinvolte».

In Libia il quadro di sicurezza contionua a peggiorare
L’Italia «è pronta a tornare a giocare un ruolo di rilievo in una futura, eventuale iniziativa della Comunità internazionale che fosse volta alla stabilizzazione e alla ricostruzione istituzionale del Paese», ha spiegato la Pinotti. «In Libia, il quadro della sicurezza è in progressivo peggioramento», ha sottolineato il ministro. E «a fronte del perdurante caos istituzionale che attraversa il Paese e dei crescenti rischi per la sicurezza, l'Italia ha ulteriormente innalzato il suo livello di allerta ed incrementato l'attenzione politica e diplomatica, come peraltro reso evidente anche dagli interventi del presidente del Consiglio».

Dieci intercettazioni per gli Eurofighter italiani
I 4 Eurofighter italiani che svolgono attività di polizia aerea nella regione del Baltico in seguito alla crisi ucraina «hanno già compiuto 10 interventi reali di intercettazione nei confronti di velivoli potenzialmente ostili che si erano avvicinati allo spazio aereo dei Paesi Nato», ha detto il ministro della Difesa nell’ informativa alle commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato.

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