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Banche: rottura sul rinnovo del contratto tra Abi e sindacati

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LAVORO

Banche: rottura sul rinnovo del contratto tra Abi e sindacati

Abi e sindacati hanno rotto formalmente le trattative per il rinnovo del contratto. È quanto affermano fonti sindacali al termine dell'incontro odierno secondo cui”l'Abi non ha voluto prendere impegni sul fronte occupazionale sia a livello di settore che di aziende”.

Per la Fabi, federazione autonoma bancari italiani, l'Abi non ha fornito risposte «contrattualmente e politicamente chiare e trasparenti sul mantenimento degli attuali 309mila addetti del settore, e sul nuovo modello di banca a servizio del Paese, delle famiglie e delle imprese».

Alessandro Profumo, presidente della delegazione Abi al tavolo della trattativa dice invece che per le banche italiane «non è realizzabile la tutela dei 309mila addetti, non è possibile». Secondo il capo delegazione dei banchieri «è strumentale» la posizione dei sindacati su questa richiesta. «C'é una spinta alle aggregazioni che arriva dalle Autorità di vigilanza e dal Governo», spiega Profumo che tuttavia non chiude la porta per un accordo in extremis entro fine mese quando scatterà la disapplicazione del contratto. «Siamo arrivati al nucleo chiave della discussione, loro chiedono incrementi del costo del lavoro che non sono sostenibili. La via d'uscita è la ragionevolezza; ci lavorerò fino al 31 marzo».

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