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Con Messner sulle orme di Otzi: la Val Senales d'estate

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Attualità

Con Messner sulle orme di Otzi: la Val Senales d'estate

Il 27 luglio prossimo 30 fortunati escursionisti potranno essere accompagnati da Reinhold Messner fino al luogo di ritrovamento nella mummia Otzi (uomo venuto dal ghiaccio) risalente a 5.300 anni fa, l'epoca del rame. Siamo in Val Senales, in Alto Adige al confine con l'Austria, nel ghiacciaio a 3.210 metri di altitudine. Altro appuntamento clou: il 1° settembre l'escursione con Simon Gietl.

È questa una delle proposte principali per la stagione turistica estiva della valle a pochi Km da Merano. La nostra valle fino a pochi decenni era inaccessibile. L'orrido – un canyon stretto lungo 3 km –, infatti, non consentiva di salire dalla val Venosta. Per questo la valle fu obbligata a essere autosufficiente e ancora oggi la vasta gamma di prodotti agricoli e di allevamenti è lì a dimostrarlo. Non a caso si trova in Val Senales il maso più alto dell'Alto Adige - il Maso finale - a 1.952 metri, quattro case in legno di cui una adibita a ristorante e appunto autosufficiente, dalle colture agli animali da cortile e da stalla. Qui fino agli anni Cinquanta si coltivava il grano e qui sono conservate una coppa e le posate del duca tirolese Federico IV che trovò rifugio per un breve periodo nel maso.

Spiega il giovane Benjamin Raffeiner, discendente da una famiglia di albergatori dell'hotel Oberraindlhof che l'isolamento ha avuto storicamente i suoi vantaggi dato che le famiglie contadine si potevano così sottrarre al pagamento delle imposte.

L'hotel di famiglia è anche testimonianza storica. Alcune delle sue stanze hanno infatti svolto un ruolo importante per la valle. Per esempio, la stanza numero 4 era quella dove nel 1919 il calzolaio Anton, il bisnonno di Benjamin, essendo stato uno dei primi a imparare l'italiano, aveva la coda di gente che chiedeva traduzioni o scrittura di lettere ufficiali. La numero 3, invece, la camera da letto di Anton, era l'unica stanza calda del maso essendo posizionata sopra la Stube ed ora suite “presidenziale” dell'albergo. La numero 5 infine è stato l'ufficio dove vennero organizzati i primi collegamenti autobus della valle tra Madonna della Val Senales e Merano.

Ecco le altre cose da non perdere d'estate
1) Il ghiacciaio. Nell'area sciistica si allenano anche d'estate numerose squadre nazionali. Gli impianti sono gestiti dalle Funivie ghiacciai che proprio quest'anno compiono 40 anni e che l'anno scorso hanno visto cambiare la maggioranza azionaria con l'ingresso della casa editrice altoatesina Athesia operante anche nel settore turistico, in collaborazione con Peter Schroecksnadel, presidente dell'associazione sciistica austriaca.

2) La transumanza delle pecore. Ogni anno a metà giugno circa 3.700 pecore e 300 capre dalla Val Senales e dalla Val Venosta raggiungono, oltrepassando il Giogo Alto (2857 metri) e il Giogo Basso (3019 metri), i pascoli estivi nella valle di Vent, in Austria. In due giorni percorrono più di 44 km, superando ripidi sentieri rocciosi, nevai, morene ed anche ghiacciai. A metà settembre c'è il rientro allorché mandriani, pastori unitamente alla gente del luogo e ai numerosi turisti vengono accolti con una grande festa (idem all'andata). Con la lana delle pecore – messa in difficoltà dall'import cinese - vengono realizzate le pantofole Opotsch in feltro.

3) Assaggiare il dolce “Weißkugel”, il tiramisù delle Alpi presso il ristorante Oberraindlhof. Questo dolce è il risultato di un'interpretazione del classico Tiramisù con ingredienti alpini. Lo chef Günter Veith ed il figlio del proprietario del ristorante Oberraindlhof in Val Senales, Benjamin Raffeiner, nell'estate del 2014 fecero primi esperimenti per unire sapori i mediterranei con quelli alpini: sostituirono i savoiardi con il Paarlbrot, pane di segale tipico della zona e aggiunsero semi di cirmolo per ottenere i sentori del bosco. L'unica cosa che mancava era il nome. Fu subito trovato, facendo assaggiare il dolce al padre Helmuth. Con il primo assaggio ricordò, quando da bambino, per la prima volta, scalò la Palla bianca la cima più alta della Val Senales. Lì mangiò il Paarlbrot.

4) Dormire nell'albergo più alto dell'Europa Glacier Hotel Grawand. Situato sulla cresta di confine a 3.212 s.l.m. il Glacier Hotel Grawand offre ai propri ospiti grandiosi panorami tra cui meravigliose albe e tramonti.

5) Dormire nell'igloo presso il Rifugio Bella Vista. Ogni anno in dicembre Paul Grüner, gestore del rifugio, costruisce accanto alla Bella Vista tre di queste strutture fatte di neve e ghiaccio, l'utilizzo della sauna finlandese e vasca con acqua calda all'aperto . Da assaggiare i canederli alle ortiche, agli asparagi, ai finferli o ai porcini.

6) Sci d'estate. Dal 12 giugno al 12 luglio, le piste di Grawand e Finail saranno aperte al mattino e garantiranno il piacere e il divertimento dello sport invernale in piena estate. Possibili fare anche passeggiate a partire dall'Alta via di Merano, considerato uno dei percorsi più belli dell'Alto Adige su una lunghezza di cento chilometri.

7) Sentire il silenzio sulla via Monachorum. A Certosa sorge il monastero “Monte degli angeli” in cui scoprire il valore del silenzio, fondato nel 1326 e sciolto nel 1782.

8) Dondolare tra alberi nel parco alta fune Ötzi Rope Parc. Ideale per tutte le età, il Parco con funi sospese fino a 30 metri Ötzi Rope Park si trova sul Lago di Vernago ed è aperto dalla fine di aprile alla fine di ottobre. Le attrazioni sono le due Flying foxes alte 60 metri, che passano sul Rio Senales e l'altalena gigante Giant Swing che ha un diametro di 75m.

9) Tuffarsi nel mondo preistorico di Ötzi, archeoParc. All'interno del museo si può ammirare una panoramica della quotidianità e della vita ai tempi di Ötzi. Le visite guidate sono programmate la domenica alle 10. Nello scorso settembre vi si è svolto il campionato europeo di tiro con l'arco preistorico.
Da sapere che a Bolzano c'è il museo archeologico dell'Alto Adige che ospita Otzi con tutti i suoi indumenti e l'equipaggiamento. Fino al 10 gennaio 2016 è stata prolungata la mostra “Frozen stories. Reperti e storie dei ghiacciai alpini”.

10) Reinhold Messner. All'ingresso della Val Senales sorge il Castel Juval, sede di uno dei cinque musei voluti e gestiti da Reinhold Messner. È la residenza estiva dei Messner. Il museo è dedicato alle montagne sacre e custodisce diverse collezioni d'arte: una raccolta di cimeli tibetani, una galleria di quadri di montagne e una collezione di maschere provenienti dai 5 continenti. Ai piedi del colle dove sorge il castello è situato il negozio dove si vendono le produzioni di 90 fattorie della Val Venosta.

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