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Visco: «In Italia non c’è più l’inflazione ma un…

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Visco: «In Italia non c’è più l’inflazione ma un rischio di deflazione»

«In Italia non c'è più l'inflazione ma, anzi, un rischio di deflazione». Lo ha detto il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco ricordando all'Università La Sapienza di Roma Ezio Tarantelli. Nel trentennale della morte dell’economista ucciso a Roma per mano delle Brigate Rosse Visco ha parlato degli Anni Ottanta quando in Italia «l'inflazione era un problema gravissimo». Per combattere il caro prezzi, Tarantelli pensò di agire sugli scatti della scala mobile, ed «ebbe la grande idea di guardare avanti all'inflazione programmata», cosa che convinse anche la Banca d Italia e che porto poi «a quella che si chiamò concertazione».

Problemi di oggi stesse cause di quelli di ieri
Nel suo intervento, Visco ha spiegato che i fattori che portarono al picco di inflazione degli Anni Ottanta furono il basso tasso di concorrenza, l’esistenza di un terziario protetto, insieme a servizi inadeguati e a un forte fenomeno di corruzione, mentre oggi sono i principali responsabili di tassi di crescita dell'economia molto bassi. «I problemi di oggi non hanno cause molto distanti da quelle di ieri: bassa concorrenza, terziario protetto, servizi inadeguati e corruzione». Ma «invece di vederli» proiettati «nell'alta inflazione, li vediamo - ha concluso - in tassi di crescita dell'economia regolarmente molto bassi».

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