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Sul Sole 24 Ore: stretta per le grandi opere, il flop del piano ricerca

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Sul Sole 24 Ore: stretta per le grandi opere, il flop del piano ricerca

Correzione di rotta sulle grandi opere ritenute prioritarie. Addio al piano faraonico da 285 miliardi per oltre 400 interventi: nel capitolo “infrastrutture” del Def in preparazione il governo riduce a 49 il numero di opere da portare a compimento per un valore complessivo di 80 miliardi. Sul Sole 24 Ore in edicola i dettagli del piano del governo che fa già le prime illustri vittime: la Orte-Mestre e l'autostrada tirrenica Orte-Civitavecchia.

Piano di ricerca, il bilancio europeo
L'Italia dal 2007 ha regalato almeno 300 milioni all'anno agli altri Paesi europei per fare ricerca al posto nostro. Offrendo così ai nostri vicini occasioni di crescita e più competitività. E dall'anno scorso questa cifra rischia di raddoppiare. La colpa è delle nostre performance nella conquista dei fondi che l'Europa mette in palio ogni anno per la ricerca: troppi progetti bocciati rispetto ai tanti presentati e così sui 41,5 miliardi che sono stati messi sul piatto da Bruxelles dal settimo programma quadro della ricerca in 7 anni e finanziati anche con le nostre casse il nostro Paese ha conquistato 3,457 miliardi, l'8,3% di tutta la torta. Poco se consideriamo che l'Italia contribuisce al bilancio Ue con una quota più sostanziosa, che supera il 13 per cento dei fondi complessivi (siamo i terzi finanziatori assoluti). All'appello mancano dunque almeno 2 di miliardi. Sul Sole 24 Ore verrà analizzato il bilancio del piano di ricerca europeo.

Su Plus 24: è il momento di indebitarsi?
«È il momento di indebitarsi?», si chiede Plus24 in edicola con il Sole 24 Ore nella sua copertina dedicata alla ripresa dei prestiti personali, finalizzati all'acquisto di beni e ai mutui casa. Le condizioni offerte stanno migliorando in un contesto di tassi d'interesse molto bassi e che potranno scendere ancora di poco. La finestra di grande liquidità offerta dalla Bce permette alle famiglie di valutare o affrontare qualche acquisto rinviato negli anni scorsi. Nei primi mesi del 2015 sono cresciuti i prestiti legati all'acquisto di auto e moto mentre i mutui per la prima casa stanno riprendendo consistenza. Il settimanale di educazione finanziaria, risparmio e investimenti si occupa anche delle troppe promesse di guadagno pubblicizzate da alcuni operatori di trading online, di mutui in valuta con indicizzazioni costose e delle valutazioni degli oggetti del design italiano. Nella Posta del risparmiatore è stato risolto un caso di un importo che non era stato accreditato per errore.

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