Italia

Poste, Enav, Stm: tris sul mercato

  • Abbonati
  • Accedi
(none)

Poste, Enav, Stm: tris sul mercato

Le società candidate ad arrivare al traguardo delle privatizzazioni nel 2015 diventano ufficialmente tre: oltre a Poste Italiane, entrano nella cosa anche Enav e StMicroelectronics. Mentre scompaiono dalla lista delle dismissioni le azioni di Eni, di cui il Tesoro possiede il 4,34 per cento del capitale. A sancire le priorità è la bozza del Def, nella quale si specifica che la «realizzazione della cessione di quote di Poste ed Enav avverrà nel 2015, con uno slittamento» rispetto al 2014 «a motivo sia del cambio del management, sia della complessità delle operazioni medesime». La sorpresa più che altro arriva da Enav, che da oltre un anno è ancora in attesa della nomina di un amministratore delegato, anche se i rumors di una imminente scelta si rincorrono da giorni. Per Enav, si spiega, il ministero «avvierà a breve gli ulteriori adempimenti necessari per la realizzazione dell’operazione».

Per le sorte di StM si entra per la prima volta nel dettaglio anche sull’identità del compratore. «Nel rispetto degli impegni definiti negli accordi parasociali in essere con l’azionista pubblico francese - si spiega- la società può essere ceduta ad un soggetto pubblico. Tale soggetto è individuato nel Fondo strategico italiano o sue controllate. La fase preparatoria per la realizzazione di tale cessione è in corso di completamento». Il documento di programmazione non lo specifica, ma il ministero dell’Economia sta lavorando per portare a termine la cessione di quella quota entro giugno: l’incasso atteso è attorno a 800-900 milioni di euro. I tempi per la privatizzazione di Ferrovie, invece, restano indeterminati. Si parla di attività preparatorie «al fine di individuare le modalità più idonee per la realizzazione della privatizzazione stessa».

© RIPRODUZIONE RISERVATA