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È morto a 90 anni Giovanni Berlinguer. Mattarella: figura limpida

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camera ardente in campidoglio

È morto a 90 anni Giovanni Berlinguer. Mattarella: figura limpida

È morto nella notte a Roma Giovanni Berlinguer. Aveva 90 anni. Era nato a Sassari il 9 luglio 1924, figlio dell'avvocato e politico Mario, fratello del leader comunista Enrico, è stato medico, docente universitario, deputato per tre legislature con il Pci e senatore per due. Nel maggio 2007, dopo lo scioglimento dei Ds che porterà alla nascita del Partito Democratico, lascia il partito e aderisce a Sinistra Democratica di Fabio Mussi. Fino al maggio 2009 Giovanni Berlinguer è stato deputato al Parlamento europeo di Strasburgo, nel quale ha aderito al Partito Socialista Europeo.

Camera ardente allestita in Campidoglio
Il comune di Roma ha allestito la Camera ardente presso la sala della Protomoteca in Campidoglio, che resterà aperta oggi pomeriggio dalle ore 18 alle 20 e domani dalle 8 fino alle 20. Il feretro di Giovanni Berlinguer, informa un comunicato del Comune di Roma, è stato accolto al suo arrivo in Campidoglio dal sindaco Ignazio Marino.

Mattarella: figura limpida, personalità brillante
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricordato, in un messaggio ai familiari, «la limpida figura» di Giovanni Berlinguer. «Personalità brillante e dotata di alto senso morale - ha scritto il capo dello Stato - medico di grande valore, seppe unire nella sua lunga carriera, - che lo vide più volte in Parlamento - passione civile, rigore scientifico e senso di profonda umanità».

Renzi: uomo di scienza mite e appassionato
Matteo Renzi ha espresso il suo cordoglio ai familiari per la scomparsa di Giovanni Berlinguer, «affilata coscienza critica della sinistra italiana ed europea - ha sottolineato il premier e segretario del Pd - , uomo di scienza mite ed appassionato che tanto ha contribuito al dibattito culturale e politico del paese».

Napolitano: profonda commozione
«Apprendo con profonda commozione la triste notizia della scomparsa di Giovanni Berlinguer di cui già conoscevo le difficili condizioni», ha scritto in un telegramma alla famiglia l'ex Capo dello Stato Giorgio Napolitano. «Siamo stati legati da amicizia e impegni comuni per un lungo periodo delle nostre vite. Ci incontrammo giovanissimi partecipando insieme come delegati italiani al Congresso studentesco mondiale dell'agosto 1946. Tra i tanti momenti di successiva collaborazione ricordo - ha aggiunto Napolitano - in particolare la fase in cui guidammo insieme le iniziative di politica culturale e scolastica del Pci. Resta agli atti del Parlamento il suo forte contributo alla elaborazione della riforma sanitaria del 1978. La sua vivacità intellettuale, preparazione professionale e passione politica ne fecero una figura singolare e di rilievo nella vita democratica del Paese».

Bettini: grave perdita per la politica
«La morte di Giovanni Berlinguer è una grande perdita per la cultura e la politica italiana. Ho avuto l'onore di collaborare con Giovanni in diverse fasi della vita. Ne ho potuto apprezzare l'umanità, la trasparenza, la schiettezza delle opinioni e la straordinaria capacità di produrre idee», ha dichiarato l'eurodeputato Pd Goffredo Bettini.

Marino: commozione per la scomparsa
«Con commozione porgo le mie condoglianze e quelle della città di Roma alla famiglia di Giovanni Berlinguer. Un uomo di grande valore, profondo conoscitore del mondo della sanità, delle riforme sociali e del welfare. Un punto di riferimento per il mondo politico che sapeva unire serietà e rigore a una grande sensibilità», ha dichiarato, in una nota, il sindaco di Roma, Ignazio Marino.

Zingaretti: perdiamo un punto di riferimento
«Con la morte di Giovanni Berlinguer perdiamo un punto di riferimento, un politico di valore e un uomo di cultura dalla profonda umanità», ha scritto in una nota il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

Vendola: per lui scienza e politica erano al servizio del bene comune
«Una persona di sinistra mite, combattiva, curiosa del futuro». Così in un tweet Nichi Vendola ha ricordato Giovanni Berlinguer scomparso oggi. «Per lui scienza e politica - ha sottolineato il leader di Sel - erano al servizio del bene comune».

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