Italia

G8, penalisti: su reato di tortura intervenire con urgenza

  • Abbonati
  • Accedi
unione camere penali italiane

G8, penalisti: su reato di tortura intervenire con urgenza

«Non è tollerabile in un Paese civile che una riforma che coinvolge la libertà, la dignità e l'incolumità dell'individuo possa essere in discussione da due anni». L'Unione Camere Penali Italiane «dinanzi all'ennesima condanna dell'Italia da parte della Corte europea per i diritti dell'uomo di Strasburgo, per non avere ancora inserito nel proprio ordinamento il reato di tortura, invita il Parlamento ad intervenire con la massima urgenza».

Approvata dal Senato poco più di un anno fa, il 5 marzo 2014, dopo una discussione durata 8 mesi, la riforma ora è in seconda lettura alla Camera dove il 23 marzo scorso è approdata in Aula per la discussione generale.

L'esame dovrebbe riprendere in settimana, ma il testo, già modificato dalla Commissione Giustizia di Montecitorio, dovrà tornare al Senato.
Il provvedimento della Corte Europea - sottolineano i penalisti - che condanna anche l'Italia per quanto compiuto dalle forze dell'ordine italiane nell'irruzione alla Diaz il 21 luglio 2001, condotta qualificata come tortura, deve costituire per tutti gli schieramenti politici monito per procedere finalmente alla rapida e definitiva approvazione del disegno di legge che dovrebbe prevedere la condotta delittuosa come reato proprio, commesso cioe' da chi istituzionalmente ha l'obbligo di custodire l'incolumità e la dignità della persona che si trovi ad essere privata della libertà».

© Riproduzione riservata