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Anche Intesa Sanpaolo ha il suo grattacielo: alto (quasi) come la…

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OGGI L’INAUGURAZIONE

Anche Intesa Sanpaolo ha il suo grattacielo: alto (quasi) come la Mole Antonelliana

È alto poco meno della Mole Antonelliana, per una questione di rispetto al monumento simbolo di Torino. Ma il nuovo grattacielo che Intesa Sanpaolo inaugura oggi a Torino resta da primato: mezzo miliardo di investimento, 2mila persone che ci lavoreranno dentro, edificio unico per sostenibilità ambientale e innovazione architettonica: rivestimento in vetro “doppia pelle” meccanizzato tra i più grandi al mondo, alimentazione geotermica e illuminazione a led, serra bioclimatica, appoggio dei carichi su sei megacolonne, auditorium “sospeso” a configurazione interna variabile.

Alcuni dei 44 piani dell'edificio (38 fuori terra), collegati da 17 ascensori, sono aperti alla fruizione pubblica; l'opera, nel suo complesso, ha richiesto un investimento – progettazione e allestimenti finali compresi – di circa mezzo miliardo di euro, di cui 2,5 milioni per la riqualificazione del Giardino Grosa, l'area verde pubblica situata tra il grattacielo e il Palazzo di Giustizia di Torino.

Il Consiglio di Amministrazione della banca ha approvato il progetto per la costruzione del nuovo centro direzionale nel 2006, l'anno della decisione di fondere Intesa con il Sanpaolo, in seguito ad una gara alla quale parteciparono sei dei più qualificati studi di architettura al mondo. Vinse la proposta presentata dalla Renzo Piano RPBW, per le sue caratteristiche di innovazione architettonica, sostenibilità ambientale e integrazione ottimale tra spazi destinati al lavoro e spazi aperti al pubblico. La realizzazione dell'edificio è stata affidata al gruppo Rizzani de Eccher, consociatosi con la Implenia Italia: ilavori di costruzione hanno visto all'opera una media di 500 operai e tecnici di diversa nazionalità, impegnati su tre turni

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