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Italicum, Boschi: alla Camera i numeri li abbiamo, fiducia solo extrema ratio

«Sì, i numeri alla Camera ce li abbiamo. Abbiamo una maggioranza solida, come si è visto in questi mesi». Il ministro per le Riforme, Maria Elena Boschi, ribadisce che sul fronte della riforma elettorale il governo intende centrare l’obiettivo ed esclude ogni ipotesi di compromesso con la minoranza Pd: «Non esiste la legge elettorale perfetta. In politica si fanno delle mediazioni e questa legge funziona e funziona bene. Non capisco perchè dovremmo perdere l'occasione di approvarla entro il prossimo mese e perderci in un continuo gioco al rialzo che ci riporterebbe alla stessa palude degli ultimi nove anni», spiega a margine di un convegno alla Luiss con il costituzionalista D'Alimonte. E mercoledì prossimo alle 20 Matteo Renzi riunirà, nell'auletta dei gruppi di Montecitorio, l'assemblea dei deputati dem sull'Italicum.

Ipotesi fiducia «prematura» ma sempre possibile
«Prematura», almeno al momento, l’ipotesi di un voto di fiducia sulla legge elettorale, anche se il ministro non esclude che quello possa essere il punto di caduta al termine dell'iter parlamentare dell'Italicum. «Valuteremo tutte le soluzioni possibili, come sempre si fa su ogni provvedimento», sottolinea Boschi, che ricorda come la fiducia rappresenti «sempre l'extrema ratio per il governo, perchè se viene battuto è il governo che va a casa». Ad ogni modo, «la fiducia si pone su un provvedimento che il governo considera fondamentale per la sua agenda politica e per lo sviluppo del Paese. E sicuramente - conferma - la riforma della legge elettorale lo è».

Brunetta: atteggiamento inaccettabile, blindatura non passerà
Il semplice accenno del ministro alla fiducia sull’Italicum, sul quale la commissione Affari costituzionali della Camera ha avviato la discussione generale in vista dell’approdo in Aula della riforma fissato al 27 aprile, è bastato a scatenare la reazione dell’opposizione. Per il capogruppo di Forza Italia a Montecitorio, Renato Brunetta, «l’atteggiamento del governo è inaccettabile», perchè la legge elettorale «è una riforma che non riguarda solo l'esecutivo e la maggioranza ma l'intero quadro istituzionale. Contro la minaccia del voto di fiducia Brunetta promette la dura opposizione di Forza Italia, pronta a coinvolgere anche il capo dello Stato «come garante delle istituzioni democratiche». Insomma «non passerà la blindatura, non passerà la fiducia».

Toninelli, su fiducia Renzi come Mussolini nel '23
Duro sull’ipotesi fiducia Danilo Toninelli, deputato del Movimento 5 Stelle in commissione Affari costituzionali alla Camera, che attacca: «Sull'Italicum Renzi minaccia di porre la fiducia. Prima di lui solo Mussolini nel '23. Fossi iscritto al Pd straccerei la tessera».

Opposizioni chiedono rinvio esame. Pd: resta il 27 aprile
Tutte le opposizioni hanno chiesto comunque di rinviare l'avvio dell'esame della legge elettorale anche per dare adeguato spazio al Def. È quanto emerso dalla conferenza dei capigruppo di Montecitorio durante la quale il ministro per le Riforme e i Rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi, ha confermato la determinazione del governo di voler portare la riforma della legge elettorale in aula il 27 aprile («Nessuno ha diritto di mettere veti»). Volontà che è stata riaffermata anche dal capogruppo Pd, Roberto Speranza.

Boldrini: no cambi data ma pronti a aggiornare
La presidente della Camera Boldrini ha preso atto delle richieste delle opposizioni, che chiedono un rinvio dell'esame dell'Italicum, e pur mantenendo al momento il calendario ha assicurato che la questione sarà seguita con la «necessaria flessibilità aggiornando le valutazioni anche sulla base dei lavori della commissione.

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