Il sottosegretario all'Istruzione, Davide Faraone, è oggi pomeriggio in Puglia per visitare la scuola elementare e materna «E. Pessina» di Ostuni (elementare e materna), nella quale ieri è crollato una porzione di soffitto, ferendo due alunni e una docente. «Per anni non si è intervenuto sulla sicurezza delle scuole. Il governo ha invertito tendenza. Investiti quasi 4 mld sull'edilizia scolastica», ha scritto oggi su twitter Faraone, che però ha definito «la situazione delle scuole molto grave», sicché «servirebbero molti più soldi». E ha aggiunto: «Parlare di 12 miliardi mi sembra una stima abbastanza plausibile». Opinione differente quella del ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, per la quale per l'edilizia scolastica «non c'è bisogno di altre risorse ma di impiegare bene i soldi che abbiamo».
Faraone ha parlato di «responsabilità oggettive» nella vicenda di Ostuni, perché «è intollerabile» che in una scuola «consegnata appena a gennaio qualche settimana dopo crolli il soffitto», sicché i responsabili «una volta individuati vanno puniti e mandati a casa». Il ministro Giannini ha evocato le responsabilità di « un'amministrazione locale che non ha fatto quello che doveva essere fatto».
Intanto la procura di Brindisi indaga sul cedimento di pezzi di intonaco dal soffitto, ipotizzando i reati di crollo colposo e lesioni, al momento a carico di persone non identificate, mentre il sindaco di Ostuni ha annunciato che il Comune sarà parte civile. Si cerca una sede per i 687 bambini che frequentano la scuola e sono rimasti a casa dopo che è stato disposto il sequestro dell'intero edificio.
Giannini: Comune non ha fatto quanto doveva
Per il ministro Giannini, in merito al crollo del soffitto della scuola di Ostuni «ognuno deve assumersi le sue responsabilità». E «una cosa sono le responsabilità di governo e un'altra quelle di un'amministrazione locale che in questo caso, purtroppo, non ha fatto quello che doveva essere fatto».
Faraone: investiti quasi 4 mld in edilizia, ma servono 12 miliardi
Quanto al fronte edilizia scolastica, i 4 miliardi di euro stanziati dal governo per l'edilizia scolastica «non sono soldi assolutamente sufficienti» per risolvere la situazione ed evitare altri crolli come quello di ieri nella scuola elementare di Ostuni, «sono un'importante boccata d'ossigeno rispetto ad anni in cui non si è intervenuto». Lo ha detto il sottosegretario all'Istruzione Davide Faraone a «La telefonata» su Canale 5, aggiungendo che «la situazione delle scuole in questo paese è molto grave e servirebbero molti più soldi. Dai dati che emergono parlare di 12 miliardi mi sembra una stima abbastanza plausibile».
Giannini: non servono altre risorse per edilizia
Di diverso avviso il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, che rispondendo a chi le chiedeva se fossero necessari ulteriori fondi dopo il crollo del soffitto della scuola di Ostuni, ha affermato che per l'edilizia scolastica «non c'e' bisogno di altre risorse ma di impiegare bene i soldi che abbiamo».
Procura indaga per crollo colposo e lesioni
Intanto la procura di Brindisi indaga sul cedimento di pezzi di intonaco dal soffitto, ipotizzando i reati di crollo colposo e lesioni, al momento a carico di persone non identificate. Sul tavolo del sostituto procuratore Pierpaolo Montinaro c'è già un'accurata informativa redatta dai poliziotti del commissariato di Ostuni, con l'ausilio dei vigili del fuoco, in cui è indicato l'elenco delle imprese e dei tecnici che hanno eseguito e diretto i lavori di ristrutturazione (l'appalto era da un milione e quattrocentomila euro) iniziati nel 2010 e conclusi nel dicembre del 2014. La scuola era stata inaugurata nel gennaio scorso, dopo le vacanze di Natale. La polizia giudiziaria ha segnalato i nomi di cinque persone alla Procura di Brindisi dopo il primo giro di audizioni: il capo Ufficio tecnico del Comune, il direttore dei lavori, i titolari delle due ditte che hanno eseguito le opere di ristrutturazione e il collaudatore. Al momento non vi sono stati né iscrizioni nel registro degli indagati, né avvisi di garanzia.
Sindaco Ostuni: Comune sarà parte civile
«Se ho responsabilità sono pronto a risponderne, se non ne ho, come io penso, con la mia amministrazione mi costituirò parte civile perchè le famiglie dei due bambini, l'insegnante e tutti gli abitanti di Ostuni non meritavano questo». Così Gianfranco Coppola, sindaco di Ostuni, oggi ad Agorà, ha commentato il crollo avvenuto ieri presso la scuola elementare Pessina.
A Ostuni si cerca una sede per 687 scolari scuola
Non è suonata stamani la consueta campanella alla scuola elementare “Enrico Pessina” di Ostuni (Brindisi). L’edificio è stato dichiarato inagibile. I 687 scolari che frequentano la scuola sono rimasti a casa dopo che è stato disposto il sequestro dell'intero edificio. L'amministrazione comunale è al lavoro per la ricerca di una collocazione ai bimbi, 462 delle elementari e 225 della scuola materna, che da ieri non possono più utilizzare le aule.
Tornato a casa anche secondo bambino ferito
Intanto è tornato a casa anche il secondo bambino ferito nel crollo, quello che ha riportato le lesioni più gravi. L'altro suo compagno travolto dai calcinacci era tornato a casa subito dopo le cure al pronto soccorso. Sta meglio, dopo le cure ricevute ieri, anche la maestra che nel correre verso i bambini per aiutarli, subito dopo il crollo, è scivolata e ha riportato la frattura di una gamba.
© Riproduzione riservata