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Dossier Dia e Regione Toscana insieme per la trasparenza nei contratti pubblici

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Dia e Regione Toscana insieme per la trasparenza nei contratti pubblici

La Regione Toscana e la Direzione investigativa antimafia collaborano per la legalità e la trasparenza nei contratti pubblici, grazie a un protocollo di intesa siglato il 7 aprile in Palazzo Strozzi Sacrati di Firenze tra il presidente Enrico Rossi e il capo del Centro operativo della Dia di Firenze Stefano Buselli.

Secondo quanto previsto dal protocollo, la Regione si impegna a mettere a disposizione della Dia i dati contenuti nelle proprie banche dati Sitat (Sistema informativo telematico appalti Toscana) e Sispc (Sistema informativo sanitario della prevenzione collettiva) per le sue attività di controllo. L'accesso avverrà tramite rilascio di credenziali o mediante la trasmissione, su richiesta della Dia, del contenuto degli archivi. Qualora la Dia, nella propria attività istituzionale, verifichi il mancato adempimento degli obblighi informativi nei confronti delle banche dati regionali, ne darà comunicazione all'Osservatorio regionale dei contratti pubblici.

L'accesso alle informazioni avverrà nel rispetto e nella tutela della privacy dei soggetti coinvolti.

Per promuovere la trasparenza nelle procedure di affidamento, la Regione ha istituito dal 2007 l'Osservatorio regionale dei contratti pubblici, che ha fra le proprie competenze l'acquisizione, da parte di tutti gli enti del territorio, delle informazioni sull'intero iter di programmazione, affidamento ed esecuzione di lavori pubblici e di acquisti di beni e servizi, che includono quelle sulle imprese affidatarie e su tutti gli altri soggetti coinvolti nell'appalto, nonché quelle utili alla verifica del rispetto delle norme in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e regolarità contributiva.

Attraverso il Sistema informativo telematico appalti Toscana (Sitat), l'Osservatorio pubblica sul proprio sito i programmi triennali dei lavori pubblici, gli avvisi ed i bandi di gara e gli esiti degli affidamenti di tutte le amministrazioni toscane e rende disponibile, tramite rilascio di credenziali ai soggetti aventi titolo, l'accesso all'intero contenuto dei propri archivi.

Per tutelare ulteriormente la sicurezza del lavoro, la Regione ha inoltre implementato il Sistema informativo sanitario della prevenzione collettiva (Sispc), con l'obiettivo di facilitare la pianificazione dell'attività di controllo e vigilanza in edilizia, attraverso la raccolta di informazioni sui cantieri, la loro geolocalizzazione, e dando la possibilità ai committenti privati e pubblici di adempiere online a tutte le pratiche necessarie.

Le due banche dati (Sitat e Sispc) sono integrate per la parte relativa ai lavori pubblici.

Queste caratteristiche fanno della Toscana la realtà più avanzata in Italia per quanto riguarda la trasparenza e la sicurezza degli appalti, sia dal punto di vista della tutela della salute dei lavoratori coinvolti, sia da quello della prevenzione contro fenomeni di infiltrazioni mafiose.

Per questo motivo la Direzione investigativa antimafia ha deciso di sperimentare un modello di collaborazione per potenziare la propria attività di contrasto del fenomeno delle infiltrazioni della criminalità organizzata nell'economia legale.

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