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Naufragio Canale di Sicilia, Renzi lascia la campagna elettorale Pd e…

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tragedia del mare

Naufragio Canale di Sicilia, Renzi lascia la campagna elettorale Pd e torna a Roma

«Come si fa a restare insensibili quando nel Mar Mediterraneo sistematicamente assistiamo a una strage? Nel Mediterraneo tutti i giorni c'è una strage. Le notizie di quel che è accaduto a nord della Libia, anche stanotte, sono ancora frammentate e i numeri ancora provvisori, ma destinati a salire: al momento i morti recuperati sono 28, ma sembrano destinati ad aumentare». Così il premier Matteo Renzi ha commentato a Mantova - dove oggi ha ufficialmente aperto la campagna elettorale del Pd - il naufragio del barcone di migranti, avvenuto nel Canale di Sicilia, nella notte scorsa. Poi ha deciso di rientrare a Roma per seguire gli sviluppi della situazione del naufragio nel Canale di Sicilia. Nel pomeriggio è in programma un punto stampa a Palazzo Chigi. Renzi, dopo la tappa a Mantova, aveva in programma degli appuntamenti in Veneto e una manifestazione a Sanremo.

La convocazione
La riunione di governo sulla vicenda del barcone naufragato a nord della Libia è in programma alle 17. Il presidente del consiglio Matteo Renzi, secondo quanto si apprende da fonti di palazzo Chigi, ha convocato a palazzo Chigi i ministri Paolo Gentiloni, Angelino Alfano, Roberta Pinotti e Graziano Delrio e il sottosegretario alla presidenza del consiglio Marco Minniti. Al termine della riunione il premier terrà una conferenza stampa.

Alfano
Il ministro dell'Interno Angelino Alfano ha parlato di quanto accaduto a 63 miglia dalle coste libiche con il commissario europeo per l'immigrazione Dimitris Avramopoulos. Il commissario ha confermato che sarà a Roma giovedì 23 aprile.

Mogherini
“Ho deciso di mettere la questione delle migrazioni come un punto formale all'ordine del giorno del consiglio Affari esteri convocato domani a Lussemburgo, dove andrò a presentare una serie di proposte per la Libia, una delle principali vie di traffico illegale di migranti”. Lo ha annunciato l'alto rappresentante per la politica estera Ue, Federica Mogherini in una nota sul naufragio nel canale di Sicilia.

La Commissione Ue intanto si è dichiarata «profondamente dispiaciuta per la tragedia». Sono necessarie «azioni immediate per prevenire ulteriori perdite di vite umane al pari di un approccio generale per gestire meglio l'immigrazione in tutti i suoi aspetti». Lo afferma la Commissione europea in una nota, ricordando che una nuova «strategia europea per l'immigrazione» sarà adottata dalla Commissione a «metà maggio». L'unico modo per cambiare veramente la realtà è affrontare la situazione alle sue radici». Lo scrive la Commissione europea in una nota sottolineando la necessità di lavorare sul problema immigrazione con i «Paesi terzi». «Una riunione congiunta dei ministri degli Esteri e dell'Interno sarà organizzata a questo fine», annuncia la Commissione.

Il presidente Mattarella
Il presidente della Repubblica Mattarella segue con allarme la vicenda del naufragio dei migranti nel canale di Sicilia. Il Capo dello Stato è in continuo contatto con il Governo. Lo riferisce l'ufficio stampa del Quirinale in un tweet.

Il premier maltese
«Si stanno cercando letteralmente le persone superstiti tra i cadaveri che galleggiano in acqua»: con questa drammatica immagine, il premier maltese, Joseph Muscat, si è riferito alla nuova tragedia nel Mediterraneo, parlando a un evento a Marsa, a Malta. Se confermata nella sua gravità, la tragedia - ha aggiunto - sarà la peggiore mai avvenuta nel Mediterraneo. Il premier ha aggiunto che, nonostante il dibattito politico in corso, Malta e Italia sono ancora da soli ad affrontare la gravissima crisi: «Nel Mediterraneo si sta dipanando una tragedia e se l'Ue e il mondo continuano a chiudere gli occhi, saranno giudicati nei termini più gravi possibili: esattamente come accaduto nel passato quando si chiusero gli occhi dinanzi ai genocidi e fece comodo non far niente». Secondo il quotidiano, Times Of Malta, Muscat ha poi chiesto un minuto di silenzio ai presenti.

La telefonata di Hollande
Ho chiamato Matteo Renzi per capire come possiamo agire d'urgenza”: lo ha detto in diretta tv a Canal Plus il presidente francese, Francois Hollande, parlando del naufragio come “della peggiore catastrofe degli ultimi anni nel Mediterraneo”.

Il Papa: uomini e donne come noi, cercavano felicità
«Sono uomini e donne come noi, fratelli nostri che cercano una vita migliore: affamati, perseguitati, feriti, sfruttati, vittime di guerre. Cercano una vita migliore. Cercavano la felicità». Con queste parole Papa Francesco ha descritto le vittime del naufragio di questa notte. «Invito a pregare in silenzio prima e poi tutti insieme per questi fratelli e sorelle», ha detto agli oltre 50 mila presenti in piazza San Pietro per il Regina Caeli. «Esprimo il mio più sentito dolore - ha aggiunto dopo aver ripetuto il suo forte appello alla comunità internazionale - di fronte a una tale tragedia ed assicuro per gli scomparsi e le loro famiglie il mio ricordo nella preghiera».

Il leader della Lega Matteo Salvini: «È una tragedia annunciata. Più ne partono più ne muoiono. Dalla stage di Lampedusa non è cambiato nulla: partono, annegano o sbarcano, scappano e si alimenta lo scontro sociale. Cosa dobbiamo ancora aspettare per attuare un blocco navale per evitare le partenze? Altri 700 morti? L'ipocrisia di Renzi, Alfano e Boldrini crea solo morte». Lo ha detto questa mattina a Skytg24 il segretario federale della Lega Nord Matteo Salvini.

Dello stesso tenore le dichiarazioni del Governatore della Regiona Lombradia, Roberto Maroni. «Provo orrore per questa strage annunciata. C'è un solo modo per evitare queste tragedie: bloccare le partenze. Si può fare? certo, l'avevo fatto io, da ministro dell'Interno. Il Governo italiano deve smetterla con chiacchiere e lamenti ipocriti e pretendere che l'Europa faccia due cose: primo, blocco navale di fronte alle coste della Libia. «Secondo - prosegue - allestire campi profughi sulle coste africane per prendersi cura e tenere lì chi scappa dalle guerre e vuole prendere un barcone per venire in Italia». Lo scrive sulla sua pagina di Facebook il presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni in merito alla morte di 700 immigrati nel canale di Sicilia.

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