Italia

Salvini: morti su coscienze Renzi e Alfano. Repliche Pd e Ncd:…

  • Abbonati
  • Accedi
tragedia canale di sicilia

Salvini: morti su coscienze Renzi e Alfano. Repliche Pd e Ncd: «Sciacallo». Berlusconi: «Stop accuse, ora unità»

«È una tragedia annunciata. Più ne partono più ne muoiono. Dalla stage di Lampedusa non è cambiato nulla: partono, annegano o sbarcano, scappano e si alimenta lo scontro sociale. Cosa dobbiamo ancora aspettare per attuare un blocco navale per evitare le partenze? Altri 700 morti? L'ipocrisia di Renzi, Alfano e Boldrini crea solo morte». Lo ha detto a Skytg24 il segretario federale della Lega Nord Matteo Salvini.

«Renzi invece di fare il fenomeno e giocherellare con Obama - prosegue Salvini - dovrebbe andare sul posto e capire come fare per fermare le partenze. Bisogna bloccare gli affari degli scafisti. Bisogna allestire in Tunisia, Marocco, Egitto, in Libia dove possibile punti di accoglienza e smistamento per tutti quelli che intendono partire. Chi ha i requisiti per chiedere l'asilo politico potrà partire in aereo, gli altri, cioè la stragrande maggioranza, no perche' sarebbero clandestini».

Sull'ipotesi di un rinnovo di Mare nostrum il segretario leghista afferma: «Mare nostrum aiuta solo gli scafisti e alimenta il traffico dei clandestini provocando nel nostro paese disordini e tensioni. In Veneto, dove sono in questi giorni, ci sono decine di sindaci anche di sinistra di piccoli Paesi che hanno i comuni in rivolta perché non è pensabile accogliere fino a 80 persone, clandestini, che non fanno nulla tutto il giorno, girano per le strade e alle quali lo stato paga albergo, colazione, pranzo e cena».

Le repliche
«Dopo aver sentito Salvini fare sciacallaggio elettorale sui 700 morti nel canale di Sicilia mi chiedo veramente quale sia il limite», ha commentatoErnesto Carbone, della segreteria Pd.

«È inaccettabile che Salvini trasformi l'ennesima tragedia nel canale di Sicilia in nuova occasione di demagogia e speculazione elettoralistica». A parlare è il presidente del gruppo al Senato di Area popolare Ncd-Udc, Renato Schifani. «Ci dica lui cosa dovremmo fare? Il blocco navale nelle acque libiche, come propone - chiede Schifani -? Dichiarando così guerra alla Libia con le nostre navi ed i nostri militari? Siamo seri, la verità è che a lui non interessa risolvere questa tragedia ma solo attaccare il ministro dell'Interno che, ed è il caso di dirlo apertamente, non ha alcuna responsabilità. Infatti nuovamente si dimentica che il naufragio è avvenuto in acque territoriali libiche e che quanto sta accadendo non riguarda la nostra sicurezza interna, questa sì di competenza del ministro Alfano, ma piuttosto la politica estera. L’unica soluzione è quindi una grande azione diplomatica che coinvolga l'Unione europea, finora assente, e la Comunità internazionale, specie gli Stati Uniti, impedendo il ripetersi di simili tragedie».

«Caro #Salvini è ancora più brutto che tu faccia campagna su 700 persone morte». Lo scrive su twitter Andrea Camilleri a proposito della nuova strage di migranti nel Canale di Sicilia. «In questo momento - scrive in un altro tweet lo scrittore - non serve populismo di Grillo, Meloni e Salvini ma aiuti dalla Ue».

La replica di Salvini: “Dicono che siamo sciacalli, che siamo razzisti, ma il razzismo è alimentato da chi li fa partire facendoli annegare in mezzo al mare. In attesa che la Ue si svegli, e se è questa prima ne usciamo meglio è, domani mattina chiediamo alle navi della marina e della guardia costiera di soccorre ma di difendere i confini. Renzi e Alfano hanno sulla coscienza questi morti” ha affermato Matteo Salvini ospite di Domenica Live.

Berlusconi: stop alle accuse, è il momento dell’unità
A gettare acqua sul fuoco delle polemiche ci ha provato in serata il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, con una nota. «Di fronte a quest'ultima tragedia - ha scritto l'ex premier - basta con le accuse e le contrapposizioni. Occorre costituire immediatamente un tavolo tra tutti i protagonisti dei governi passati e presenti dove ciascuno possa mettere a disposizione le proprie esperienze per porre fine a queste sciagure. Questo è il momento dell'unità e dell'azione, non delle divisioni e dei contrasti».

© Riproduzione riservata