Dall'1,5 al 3,8 % della popolazione, quindi almeno 900mila italiani, sono affetti dalla malattia del gioco d'azzardo, e probabilmente molti di più grazie alle possibilità offerte da internet. Con lo Stato che incassa dal gioco legale almeno 8 miliardi di euro, e le mafie che ricevono da quello illegale non meno di 23 miliardi di euro. Sono questi i contorni di un fenomeno dilagante, ormai una vera e propria patologia sociale, oltre che una delle maggiori “industrie” del Belpaese. Emersa in tutta la portata economica, sociale e giuridica in occasione del seminario su “Ludopatie e Gap nell'era di internet”, svoltosi oggi all'Università La Sapienza di Roma.
Molti giocano online per nascondersi anche ai familiari
Secondo il ministero della Sanità, c'è in Italia una percentuale di giocatori d'azzardo problematici tra l'1,5% e il 3,8% della popolazione, cui si aggiunge un altro 2,2 per cento di giocatori d'azzardo patologici. Almeno 900 mila persone, dunque, affette da una patologia che, per gli esperti, è errato chiamare ludopatia perché il piacere del gioco manca del tutto in chi ne soffre. E che probabilmente gioca on line anche perché così riesce facilmente a nascondersi in casa e perfino ai propri familiari.
L’Italia stampa un quinto dei gratta e vinci di tutto il mondo
L'Italia stampa un quinto dei gratta e vinci di tutto il mondo, e ha il record di apparati elettronici da gioco, circa 416mila, a cui si aggiungono 50mila video lottery. A tutto ciò si aggiunge il complesso mondo delle scommesse e dei giochi d'azzardo illegali, che fattura in Italia non meno di 23 miliardi di euro e offre alle varie criminalità organizzate colossali possibilità di riciclaggio di denaro. Possibilità che, in mancanza di una legislazione unitaria a livello internazionale, viene fronteggiate con mezzi a volte inefficaci. Guardia di Finanza e Polizia postale, infatti, che utilizzano soprattutto l'oscuramento e le sanzioni amministrative, sono immediatamente efficaci se colpiscono organizzazioni basate in Italia, ma necessariamente sono più lente quando occorre attivare rogatorie e procedure internazionali.
Aumenta il gioco online illegale
Se nel 2014 su 55.544 spazi di gioco d'azzardo su Internet sono state effettuate circa 49mila segnalazioni ai Monopoli, nei primi quattro mesi del 2015 su 2.227 siti monitorati ne sono stati segnalati ai Monopoli ben 2.210. «Una volta individuato un sito che non rispetta le regole - ha spiegato la vice questore Alessandra Belardini, del Servizio centrale della Polizia postale - parte la diffida della Polizia Postale ai Monopoli per far adeguare il provider entro 30 giorni. Se questo non avviene, scatta la sanzione amministrativa e la chiusura del sito». Dal canto loro, tra gennaio e novembre 2014, le Fiamme gialle hanno effettuato 9.015 interventi, riscontrando 3.063 violazioni a carico di 9.981 soggetti verbalizzati, e sequestrato 968 apparecchi irregolari e trovato 2.646 punti clandestini di raccolta di scommesse.
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