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4/6 Reddito anti-povertà / Gli economisti: Milton Friedman,…

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    4/6 Reddito anti-povertà / Gli economisti: Milton Friedman, Jeremy Rifkin e gli altri

    Milton Friedman, premio Nobel (1976), avanzò nel 1962 la proposta di un'”imposta negativa”. La proposta prevede che i percettori sotto un determinato livello di reddito beneficino di una somma equivalente a una percentuale della differenza esistente tra il reddito minimo stabilito e il reddito percepito dal lavoratore. Una redistribuzione alternativa all'esenzione fiscale per i più poveri che ha come obiettivo quello di stimolare i percettori dei redditi inferiori a uscire da questa soglia. Questa impostazione si riscontra anche nelle ricette di Friedman utilizzate dall'amministrazione di Ronald Reagan all'inizio degli anni 80.

    Di tutt'altra ispirazione quella di Jeremy Rifkin, il quale giunge alla stessa proposta di un reddito di cittadinanza proveniendo da un'altra strada: la famosa teoria della “fine del lavoro”. In sintesi, secondo Rifkin l'estensione delle tecnologia in sostituzione della manodopera per la produzion, rende necessario un piano per la redistribuzione del reddito, in grado di sostenere la domanda – interna, oltre che internazionale – e mantenendo così in vita settori produttivi che la tecnologia e la globalizzazione rischiano di spazzare via.

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