BARI - «È una farsa cui Forza Italia non partecipa». Così il coordinatore di Forza Italia in Puglia, Luigi Vitali, ha commentato il rifiuto di partecipare a un incontro organizzato dal candidato prima berlusconiano poi fittiano, Francesco Schittulli, volto a preparare le primarie del centrodestra in vista delle elezioni regionali. Ma l'idea sembra abortita sul nascere e la competizione elettorale di fine maggio vedrà in Puglia due candidati per il centrodestra: da una parte l'oncologo Schittulli, iscritto a Forza Italia, ma sostenuto dalla corrente del partito di Berlusconi che fa capo all'ex ministro Raffaele Fitto e da Fratelli d'Italia, e dall'altra Adriana Poli Bortone, ex sindaco di Lecce, iscritta a Fratelli d'Italia, ma sostenuta da Fi e Lega.

Una doppia candidatura che spacca il centrodestra, già abbastanza lacerato in Puglia e altrove, e spiana la strada alla vittoria del candidato del centrosinistra dell'ex sindaco di Bari, Michele Emiliano.

«Sarebbero delle primarie ridicole – aggiunge Vitali – per tante ragioni: la prima è che non ci sono regole scritte e si dovrebbero tenere fra quattro giorni in una regione con oltre 4 milioni di abitanti. È materialmente impossibile. Quella di Schittulli è una trovata maldestra. E per tutte le ragioni che ho elencato non prenderò parte al tavolo convocato questa mattina dal dottor Schittulli. Le primarie sono una cosa seria e vanno fatte con criterio, con regole discusse e condivise, con tempi che permettono ai candidati di incontrare gli elettori ai quali illustrare perché votare per l'uno o per l'altro».

In pratica, è l'addio definitivo per il centrodestra pugliese di trovare un minimo di unità nell'approssimarsi dell'appuntamento elettorale. «Difficile – ha concluso Vitali – che da oggi alla fine di maggio possano accadere cose importanti nel centrodestra. Schittulli era il candidato di tutta la coalizione di centrodestra, poi ha deciso di essere il candidato di Raffaele Fitto. E le elezioni sono una cosa seria. Adesso cerchiamo almeno di non offendere l'intelligenza dei pugliesi».

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