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Più lavoro stabile, ma attenzione a calo di collaborazioni e…

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l’analisi

Più lavoro stabile, ma attenzione a calo di collaborazioni e apprendistato

A marzo la percentuale di attivazioni di nuovi contratti a tempo indeterminato (sul totale) sale al 25,3 per cento. In pratica, uno su quattro; ed è una notizia positiva visto che un anno prima la stessa percentuale segnava 17,5 per cento (circa uno su sei). Certo, sono primissimi dati quelli diffusi poco fa dal ministero del Lavoro. Ma sono un segnale che il mix decontribuzione triennale e tutele crescenti (in vigore dal 7 marzo, quindi con una ricaduta, parziale, su questi numeri) stanno producendo effetti.

Il lavoro è più stabile: a marzo sono stati trasformati 40.034 rapporti a termine. Anche questo è un fenomeno atteso: prima di creare, vera nuova occupazione ci vorrà tempo, visto gli effetti forti della crisi. Proprio per questo non bisogna mollare la presa e va reso strutturale l'incentivo previsto dalla stabilità 2015 sul lavoro stabile (ora limitato ai soli contratti a tempo indeterminato stipulati entro l'anno).

Ma i dati del ministero del Lavoro ci dicono anche cose meno positive. Due su tutte. L'apprendistato sta scomparendo (rappresenta il 2,6 per cento delle attivazioni di marzo), cannibalizzato dalle nuove tutele crescenti, incentivate. Qui il Governo deve battere un colpo: per esempio, azzerando la contribuzione e semplificando ulteriormente l'istituto (in questo il decreto Poletti di maggio sta avendo un effetto più che modesto).

L'altro nodo sono le collaborazioni. Anche qui si sta assistendo a una riduzione ininterrotta, che sconta le rigidità introdotte dalla riforma Fornero del 2012. E su cui ora interviene il Jobs act, con il Dlgs di riordino dei contratti, confermando una presunzione assoluta di subordinazione nei confronti dei collaboratori “fasulli”. Che sia chiaro: l'obiettivo di contrastare le forme mascherate di collaborazione è condivisibile, ma bisogna stare attenti a non buttare con l'acqua sporca anche quelle collaborazioni che sono genuine. Oggi l'impresa ha paura di attivare una collaborazione. Anche qui maggiore consapevolezza del problema e scelte chiare da parte del Governo sarebbero opportune.

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