Italia

Italicum, Forza Italia indecisa tra voto segreto o Aventino

  • Abbonati
  • Accedi
le mosse sulla nuova legge elettorale

Italicum, Forza Italia indecisa tra voto segreto o Aventino

Appesa all’Italicum non c’è solo la vita del governo di Matteo Renzi ma anche quella di Fi. Sarà una partita a scacchi, in cui le mosse saranno dettate più che dalla voglia di vincere dal timore di non uscire sconfitti. Ecco perchè fin da ora nei corridoi del Transatlantico di Montecitorio più di qualcuno tra i forzisti anticipa che alla fine «a noi ci converrà uscire dall’aula», in segno di protesta contro l’eventuale fiducia chiesta dal governo.

Alcuni forzisti pronti a soccorrere il Governo
Il voto segreto, minacciato nei giorni scorsi da Renato Brunetta, potrebbe infatti trasformarsi in un boomerang. Non sono pochi i forzisti pronti a “soccorrere” il governo per il timore di una fine anticipata della legisltura. E non si tratta solo dei 17 che sottoscrissero il documento proNazareno di Denis Verdini. «È chiaro a tutti che se l’Italicum passasse nonostante il voto segreto e la spaccatura nel Pd, Fi sarebbe il principale sospetto e quindi ne pagherebbe le conseguenze....», spiegava ieri un’influente deputata sottolineando che «la prima testa a cadere sarebbe proprio quella di Brunetta a cui verrebbe addossata la responsabilità del disastro ...».

Sale l’opzione Aventino
Per questo con il passare dei giorni , l’opzione Aventino acquista consensi. L’uscita dall’aula non consente sotterfugi. Il governo dovrà garantirsi il numero legale con la presenza massiccia della sua maggioranza e, dunque, l’approvazione o meno dell’Italicum si scaricherebbe in ogni caso sulla minoranza Pd, che avrebbe solo sulle sue spalle la responsabilità del destino della legge elettorale e naturalmente della vita del governo. L’eventuale mancanza del numero legale di fatto certificherebbe la fine della maggioranza e imporrebbe a Renzi di salire al Quirinale. Se invece la maggioranza reggerà, sarà certificata la fine della minoranza Pd. Almeno nella forma e nella leadership (Bersani-Cuperlo) conosciuta finora.

Ma nel partito di Berlusconi c’è chi storce il naso
Forza Italia in compenso non perderebbe la faccia, il che non è poco a poche settimane dall’appuntamento con le regionali. Certo uscire dall’aula è uno strappo forte e tra i forzisti i più istituzionali storcono il naso e si faranno sentire. Ma quando in gioco c’è la sopravvivenza (e si è già visto) non si va troppo per il sottile.

Martedì il primo banco di prova
Un primo banco di prova per saggiare la tenuta dei rispettivi eserciti ci sarà già martedì. Brunetta ha chiesto il voto segreto sulla pregiudiziale di costituzionalità. Il Governo non ha intenzione di mettersi di traverso. Se come appare (quasi) scontato, la pregiudiziale verrà respinta si aprirà la discussione generale che occuperà probabilmente tutta la prossima settimana. Giorni nei quali si avvicenderanno tentativi di mediazioni e strategie in vista dell’approssimarsi del voto che arriverà attorno al 6-7 maggio. Sarà allora che si scopriranno le carte. La prima mossa spetterà a Renzi (fiducia o non fiducia?) poi però Berlusconi dovrà ben calibrare la risposta.

© Riproduzione riservata