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Scuola, meno poteri ai presidi sull’offerta formativa

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Scuola, meno poteri ai presidi sull’offerta formativa

Inizia oggi una settimana “calda” per il mondo della scuola. La commissione Cultura e Istruzione di Montecitorio prosegue nell’esame del ddl, dopo l’approvazione ieri degli articolo 2 e 3 del provvedimento, su autonomia scolastica, offerta formativa e percorso formativo degli studenti. Insegnanti e studenti contrari alla riforma continuano invece la mobilitazione con cortei, flash mob e proteste in vista dello sciopero generale indetto dai sindacati martedì 5 maggio. Mentre la ministra Maria Elena Boschi getta acqua sul fuoco: «Non ci sarà un prendere o lasciare, siamo pronti a discutere di modifiche». Tenendo fermo l’obiettivo: rendere operativa la riforma a settembre.

Meno poteri ai presidi
Nonostante fosse domenica, la commissione ha infatti lavorato tutto il giorno per approvare gli emendamenti al ddl. Assenti gli esponenti del M5s, che da giovedì hanno abbandonato i lavori in segno di protesta. È stato approvato l'articolo 2, relativo all'autonomia e all'offerta formativa, che - ha affermato il sottosegretario all'Istruzione, Davide Faraone - restituisce alle scuole «maggiore autonomia» e garantisce un «maggiore coinvolgimento». Mitigati i poteri dei presidi: il piano dell'offerta formativa non sarà elaborato dal dirigente scolastico, come inizialmente previsto, ma dal Collegio dei docenti, su spinta del preside, e approvato dal Consiglio d'Istituto. Il piano determinerà quanti e quali docenti servono a ogni istituto per i posti comuni, per quelli di sostegno e per il potenziamento dell'offerta formativa.

Percorso di studi «personalizzabile»
Disco verde anche per l'articolo 3, sul percorso formativo degli studenti. «Gli studenti potranno personalizzare il proprio percorso di studi», ha ribadisto su Twitter, Faraone. La Commissione ha dato il via libera poi alla promozione dei cibi biologici e dei prodotti a km zero nelle mense, all'educazione alla parità di genere, alle scuole aperte per attività ricreative anche in estate e a più fondi agli istituti di Alta formazione artistica, musicale e coreutica. Tra le altre novità, l'utilizzo di docenti formati appositamente per l'insegnamento di musica, inglese ed educazione motoria nella scuola primaria e l'attenzione alle competenze di cittadinanza, al contrasto alla dispersione scolastica, al bullismo, all'insegnamento dell'italiano per stranieri. Approvato oggi anche un emendamento sull'introduzione dell'insegnamento delle tecniche di primo soccorso nel percorso formativo degli studenti.

La protesta degli insegnanti
Insegnanti e studenti contrari alla riforma continuano la mobilitazione con cortei, flash mob e proteste in vista dello sciopero generale indetto dai sindacati martedì 5 maggio. Stasera è annunciato un nuovo flash mob dei docenti, intitolato “selfie mob” e promosso dal coordinamento nazionale 23 aprile. I prof si ritroveranno in 100 piazze italiane, vestiti a lutto, per promuovere «una lettura corale degli art. 3, 21, 33, 34 e 97 della Costituzione italiana, che verrebbero violati dal ddl». A Roma l'appuntamento è in piazza Montecitorio, davanti alla Camera, dove in contemporanea la Commissione starà votando gli articoli del ddl.

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