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accelerazione alla camera

Ddl Anticorruzione, approvato senza modifiche in commissione. Orlando: possibile sì definitivo prima delle Regionali

Accelera il ddl anticorruzione all'esame della commissione Giustizia della Camera. Per il guardasigilli Andrea Orlando spetta al Parlamento «definire i tempi» ma ci sono «tutte le condizioni» per l’approvazione definitiva prima del voto delle Regionali. Parlando ai microfoni di Sky Tg24 reduce da un vertice di maggioranza tenutosi questa mattina al ministero della Giustizia, Orlando ha annunciato il ritiro degli emendamenti da parte dei centristi di Area popolare. Cosa che avviene nel primo pomeriggio, aprendo la strada al rapido via libera della II commissione, senza modifiche rispetto al testo votato in prima lettura dal Senato ai primi di aprile: Se verrà confermato nella stessa versione anche dall'Aula di Montecitorio, il ddl Grasso sarà definitivamente legge.

Ddl in Aula da venerdì, domani il mandato al relatore
Bocciati tutti gli emendamenti da parte della commissione, il ddl anti-corruzione sarà all’attenzione dell’Assemblea da venerdì, dopo il conferimento, previsto per domani, del mandato al relatore David Ermini (Pd), che parla di «bella pagina della storia di questo Paese». Di parere opposto il Movimento 5 Stelle, che si è visto respingere tutte le proposte di modifica presentate: «La motivazione addotta - sottolinea Vittorio Ferraresi - è che bisogna approvare il provvedimento entro il 31 agosto. Ancora una volta Renzi vuole chiudere una legge per utilizzarla in campagna elettorale».

Orlando: il reato di falso in bilancio non si tocca
Dopo aver annunciato «un approfondimento» per armonizzare riforma delle norme sulla corruzione e quelle sulla prescrizione, Orlando ha sottolineato l'intenzione del governo di «mantenere la specificità dei reati di corruzione: si tratta di reati che hanno una prescrizione più lunga perché spesso si scoprono molto dopo essere stati commessi. Questa impostazione dovrà rimanere». I possibili ritocchi alle norme sulla prescrizione, ha precisato ancora Orlando, «consentiranno di far tornare il testo alla Camera per armonizzarlo con il ddl sul processo penale». Quanto al falso in bilancio, altro fronte su cui Ap chiedeva modifiche, il ministro ha precisato che «il reato non si tocca. La struttura resta quella uscita dal Senato, almeno nel passaggio in commissione. Siamo comunque disponibili a ragionare e a fare un monitoraggio sulle prime applicazioni della norma».

Costa (Ncd): al lavoro per coordinare norme su corruzione e prescrizione
Come contropartita, gli alleati di governo centristi otterranno alcune modifiche al testo sulla riforma della prescrizione, attualmente all'esame del Senato. Per il viceministro Ncd alla Giustizia Enrico Costa, la road map concordata per le prossime settimane prevede la ricerca di «soluzioni condivise di coordinamento» tra i due ddl. Obiettivo dichiarato dei centristi al governo è quello di ridurre i tempi di prescrizione che, per il reato di corruzione, alla Camera erano stati aumentati della metà.

Ferranti (Pd): d’ora in poi i corruttori avranno vita dura
Soddisfatta per l’accelerazione dell’esame la presidente della commissione Giustizia, Donatella Ferranti, che sottolinea «la netta inversione d rotta rispetto al passato: i corruttori d'ora in poi avranno vita dura». «A questo punto - aggiunge - e sarebbe un ottimo risultato, ci sono tutte le condizioni perché il ddl diventi legge già la prossima settimana». Nel merito, si tratta di una legge - osserva l'esponente del Pd - «incisiva e rigorosa, che segna un indubbio salto di qualità, come sottolineato in audizione anche dal presidente Cantone, sotto il profilo della prevenzione e del contrasto della corruzione. Con norme che reintroducono il delitto di falso in bilancio e aumentano le pene, a tutela della libera concorrenza dei mercati, dei reati più gravi contro la pubblica amministrazione, prevedendo la restituzione del maltolto e attenuanti per chi collabora».

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