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1/3 I numeri che condannano l'Italia / Crollo delle nascite, mai…

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    1/3 I numeri che condannano l'Italia / Crollo delle nascite, mai così basso dal tempo di Garibaldi

    Quelli diffusi dall'Istat qualche settimana fa sono dati da brivido: i nuovi nati nel 2014 sono stati 509mila, 5mila in meno dell'anno precedente. Un record al negativo che non ha precedenti guardando all'indietro nella storia d'Italia, fino all'anno dell'Unità, il 1861. Il nostro tasso di natalità è il penultimo d'Europa, a pari merito con Grecia ed Estonia, davanti al Portogallo. E per fortuna ancora ci “salvano” gli immigrati, poiché circa il 15% dei neonati è figlio di due genitori stranieri. I media internazionali, quando sono uscite queste cifre, hanno dato grande enfasi alla notizia: il Guardian ha citato alcune dichiarazioni del ministro della Sanità, Beatrice Lorenzin: «Siamo molto vicini alla soglia di “non sostituzione”, quella dove le persone che nascono non riescono a sostituire quelle che muoiono. Questo significa che siamo un Paese che sta morendo», spiegava il ministro italiano alla testata inglese, aggiungendo che «questa situazione ha enormi ripercussioni per ogni settore: economia, società sanità, pensioni, solo per dare pochi esempi». In realtà già adesso i nuovi nati (509mila) non riescono a sostituire i decessi (597mila). Ma la natalità è solo uno dei problemi demografici italiani. Ci sono anche le migrazioni. Vediamo cosa sta accadendo.

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