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Immigrazione, nuove regole e aiuti dalla Ue per i rifugiati: solo uno…

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tetto di 20mila all’anno in europa

Immigrazione, nuove regole e aiuti dalla Ue per i rifugiati: solo uno su dieci resterà in Italia

La Commissione europea ha adottato la nuova agenda per la gestione dell'immigrazione. Lo ha annunciato la vice presidente dell'esecutivo Ue e alto rappresentante per gli Affari esteri, Federica Mogherini, con un tweet, ringraziando il presidente Jean-Claude Juncker, il vicepresidente Frans Timmermans e il commissario agli Affari interni e all'Immigrazione, Dimitris Avramopoulos per «l'eccellente lavoro di squadra». Tra le misure previste: triplicare le capacità e i mezzi delle operazioni Triton e Poseidon, attivare un meccanismo per la distribuzione tramite quote dei richiedenti asilo già nei Paesi europei del Mediterraneo, accogliere 20mila rifugiati da dividere fra gli Stati membri e varare un'operazione contro i trafficanti di esseri umani.

Ripartizione richiedenti asilo presenti in Ue: 11,84% in Italia
Sul fronte della redistribuzione dei richiedenti asilo già presenti nella Ue all'Italia spetterà una quota dell'11,84%, secondo una chiave di distribuzione obbligatoria per Paese. Lo schema approvato oggi dalla Commissione come misura a breve termine dovrà passare al vaglio dei governi, e una proposta di soluzione definitiva, con quote anche per gli anni a venire, sara' presentata dalla stessa Commissione entro la fine di questo mese. Il tutto nell'ottica di rivedere, nel 2016, il regolamento di Dublino secondo il quale il paese di arrivo è quello che ha la responsabilità di accogliere i richiedenti asilo. Le quote di redistribuzione degli immigrati già sbarcati in Europa sono state calcolate sulla base di una serie di criteri (Pil, popolazione, tasso disoccupazione) e vanno dallo 0,85% del Lussemburgo al 18,42% di immigrati assegnati alla Germania. In Francia deve essere accolto il 14,17%, in Spagna il 9,10%, in Polonia il 5,64%.

Fonti Ue: 20mila profughi da Paesi terzi. A Italia 9,94%
L'esecutivo comunitario propone uno schema di reinsediamento in Europa da 20mila posti per richiedenti protezione internazionale, provenienti da Paesi terzi. La percentuale per l'Italia è del 9,94%. Lo si apprende da fonti Ue.

Alfano: oggi giorno verità per l’Europa
«Oggi è il giorno della verità, oggi potrebbe cadere il muro di Dublino, la direttiva cioè che impone ai migranti di restare nel Paese del primo ingresso». Lo ha detto, intervistato su Radio1 Rai, il ministro dell'interno Angelino Alfano. «Se oggi strappassimo il sì sulle quote dei migranti - ha aggiunto il ministro - ossia se ciascun Paese, sostanzialmente per via obbligatoria, accettasse di ricevere una quota di migranti che entrano in Europa, questo sarebbe davvero un primo successo importante. Si consentirebbe una circolazione ampia dei migranti, che a quel punto potrebbero andare in altri Paesi d'Europa e non solo in Italia. E ha aggiunto: «Siamo uno Stato sovrano e per quanto riguarda le verifiche sui migranti siamo pronti a continuare a fare da soli, come abbiamo fatto sinora. Ma - ha sottolineato Alfano - se ciò si inserisce nell'ambito di un accordo più ampio di ripartizione dei migranti, nel solco di una europeizzazione del problema, non sono contrario all'ingresso di funzionari internazionali che vengano a lavorare insieme a noi. Se invece, vengono soltanto a raccogliere le impronte digitali e a controllare noi che già ci facciamo carico di tutto, allora no».

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