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Contrasto al gioco minorile: 100mila visitatori in 4 anni per la campagna…

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tutela dei minori

Contrasto al gioco minorile: 100mila visitatori in 4 anni per la campagna «18+»

In quattro anni oltre 100mila persone in visita agli stand allestiti nelle piazze delle maggiori città italiane. Più di 90 milioni di contatti raggiunti attraverso la campagna stampa e web, nazionale e locale. Sono i numeri di “18+ con le regole non si gioca”, campagna informativa realizzata da Lottomatica in collaborazione con Moige - Movimento Italiano Genitori e Fit - Federazione Italiana Tabaccai, finalizzata alla prevenzione del gioco minorile.

Contatti in crescita
L’iniziativa rientra nel più ampio “Programma di Gioco Responsabile” che Lottomatica porta avanti dal 2007. Il direttore media communications di Lottomatica, Simone Cantagallo, ha evidenziato come «negli ultimi anni abbiamo registrato un crescendo di contatti. Il nostro obiettivo è fare impresa in modo responsabile e socialmente sostenibile. Dal 2007 a oggi abbiamo speso 12 milioni nel gioco responsabile, con una buona quota andata nella formazione dei nostri mediatori e dipendenti».

Monopoli: 16mila controlli e 114 irregolarità
Il direttore centrale della gestione tributi e monopolio giochi – Adm (Agenzia della Dogane e dei Monopoli), Roberto Fanelli, ha ricordato alcuni numeri: «Abbiamo effettuato 16mila controlli e in 114 casi abbiamo accertato minori alle prese con giochi come lotto, superenalotto o dispositivi elettronici». Una cifra che comunque non comprende tutto il fenomeno, visto che esclude gli analoghi controlli effettuati per esempio dalla guardia di finanza. Per Fanelli, comunque, «la normativa italiana per il contrasto al gioco minorile è tra le più severe. In questo momento stiamo discutendo la materia anche all’interno della delega fiscale. Ma se si riduce ancora l’area legale del gioco si rende solo più difficile il controllo e si dà spazio alla illegalità e al nero, che sono più difficili da monitorare».

Consapevolezza in aumento tra i genitori
Antonio Affinita, direttore generale del Moige, ha ricordato come «in base ai dati raccolti attraverso il test effettuato nello stand è emerso che la conoscenza del divieto di gioco per i minori è aumentata del 3% rispetto allo scorso anno». Fondamentale, per la corretta applicazione della legge, è il contributo dato dalla rete di distribuzione: «Noi tabaccai siamo consapevoli della funzione sociale del nostro lavoro, visto che siamo il primo punto di contatto per chi si avvicina ai giochi», ha commentato Giovanni Risso, Presidente Fit. «Noi siamo i primi a intervenire nei pochi casi in cui i tabaccai non rispettano la legge. Il nostro obiettivo è verificare la maggiore età di chi gioca, assicurare che il gioco sia una esperienza positiva e non uno spreco di denaro».

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