«Mettere in campo un piccolo partito significa sottrarre voti al centrodestra. Non funziona chiamarsi lealisti o ricostruttori, in Italia chi vota contro i candidati del suo partito è chiamato traditore». Lo ha detto Silvio Berlusconi, parlando (senza citarlo) di Raffaele Fitto, nel corso di un comizio a Lecce a sostegno del candidato governatore di Fi Adriana Poli Bortone. A lui ha replicato a muso duro il “dissidente” azzutto: «Al termine di 48 ore di flop in Puglia Silvio Berlusconi dice che io sarei 'fuori'. Gli rispondo: sei tu fuori dalla realtà».
La scelta di dedicare alla Puglia ben due giorni del suo tour elettorale nasce dalla volontà di Berlusconi di raccogliere il guanto di sfida lanciatogli da Fitto (che in Puglia sostiene il candidato Francesco Schittulli) scegliendo come campo di gara proprio la regione in cui l'europarlamentare raccolse 200mila preferenze. L'uscita da Fi di Fitto e dei 30 parlamentari che lo seguono è data da entrambe le parti per scontata. C'è solo da capire il “quando”. Sul piatto c’è il futuro del centrodestra. Se Fi dovesse venire superata dalla lista “Oltre” di Fitto lo scenario di un nuovo centrodestra senza più il Cavaliere diventerebbe più concreto e il progetto del nuovo partito che Berlusconi lancerà dopo le regionali ne uscirebbe inevitabilmente ridimensionato.
Berlusconi: costruire forza moderata e anche lista ministri
«Dobbiamo mobilitarci sin da subito. Io andrò in tutta Italia per mobilitare i moderati, abbiamo il tempo necessario per farlo e credo che debba passare un po' di acqua sotto i ponti per portare gli italiani a capire che il governo non si interessa dei bisogni degli italiani. Dobbiamo arrivare alle prossime elezioni con una grande forza moderata con un programma chiaro e anche con una lista di 20 nomi per fare i ministri» ha affermato Berlusconi in serata al Palafiere di Lecce. «Abbiamo un lungo percorso da fare per portare tutti gli elettori moderati a capire che bisogna stare tutti insieme se non si vuole consegnare definitivamente il Pese alla sinistra. È un lungo cammino, non è così facile perché adesso ci sono tanti moderati che sono delusi, disorientati, disgustati da questa politica e da questi politici», aveva ribadito l’ex premier a Bari, prima di recarsi a Lecce dove terrà un comizio a sostegno del candidato governatore di Fi Adriana Poli Bortone.
«Repubblicani non sarà nome nuovo partito»
Quanto all’ipotesi del lancio di un partito “repubblicano” come nuova casa comune del centrodestra, Berlusconi ha precisato: «Non ho parlato di partito repubblicano come nome da dare a questa maggioranza, ho semplicemente indicato l'esempio degli Stati Uniti di America, l'esempio quindi dei Democratici e dei Repubblicani che danno all'America la possibilità di essere ben governata e che tra l'altro, sono su posizioni per cui se al governo vanno i Repubblicani o i Democratici, gli altri non hanno nulla da temere: ecco questo mi piacerebbe che arrivasse anche in Italia».
Fitto a Berlusconi: Fi non c’è più, dopo il 31 maggio sarà lampante
E Fitto non ha mancato neppure oggi di tenere sotto pressione l’ex Cavaliere, rimproverandogli giravolte e contraddizioni. «Caro Silvio, ormai ti sei abituato a dire una cosa e a farne un'altra. Prima dici Nazareno e Forza Renzi, e poi lo accusi di volere una deriva autoritaria. Prima dici Schittulli, e poi sostieni la Poli Bortone. Prima dici centrodestra unito, e poi lo dividi. Prima dici «Raffaele l'amico dei momenti difficili», e poi «Fitto chi»? Per noi coerenza e memoria sono valori. Per te?» ha affermato l'ex ministro, che ha aggiunto: «Non c'è più Forza Italia, questo mi sembra evidente. E dopo il 31 maggio questo sarà ancora più lampante».
Berlusconi «più che mai impegnato a opposizione Renzi»
Intanto una nota di Forza Italia ha smentito alcuni articoli di stampa che adombravano l’intenzione di Berlusconi di riesumare il patto del Nazareno con Renzi sulle riforme costituzionali, con l’obiettivo di tenere in vita la legislatura ed evitare elezioni anticipate, visto lo stato in cui versa attualmente il partito. «Forza Italia - si legge nella nota - è più che mai impegnata in una ferma opposizione a Renzi e al suo Governo. Il Presidente Berlusconi sta lavorando per fare in modo che i moderati, che sono già maggioranza sociale nel Paese, possano diventare maggioranza politica, in grado di prevalere sulla sinistra nei futuri appuntamenti elettorali».
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