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Guidi: con il ddl concorrenza l’Italia attrarrà più…

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editoriale sul Wall Street Journal

Guidi: con il ddl concorrenza l’Italia attrarrà più investimenti esteri

Il ddl concorrenza è un passo decisivo per rendere l’Italia un Paese più attrattivo nei confronti degli investimenti esteri. Lo scrive, in un editoriale pubblicato oggi sulla pagina dei commenti del Wall Street Journal, la ministra dello Sviluppo economico Federica Guidi.«Il disegno di legge sulla concorrenza che ha appena iniziato il suo iter in Parlamento rappresenta un passo decisivo per rendere l'Italia un Paese più attraente per gli investimenti esteri. Ma non si tratta certo dell’ ultimo provvedimento che il Governo farà per raggiungere questo obiettivo. Da quando si è insediato, più di un anno fa, il Governo Renzi ha avviato una serie di importanti riforme sul mercato del lavoro, nella pubblica amministrazione, nel sistema fiscale e nel campo della giustizia. Liberalizzare l’economia è la prossima pietra miliare che intendiamo portare avanti», la scritto la ministra.

Avanti con le riforme
Federica Guidi ha sottolineato che bisogna andare avanti con le riforme come ci chiede anche la Commissione europea. «Noi crediamo fermamente - ha scritto la Guidi sul Wsj - che le riforme strutturali siano l’unico modo per riportare una durevole prosperità alla nostra economia. Uno dei motivi per i quali il prodotto interno lordo e la produttività in Italia sono rimasti al palo è proprio la mancanza di concorrenza: un eccesso di regolamentazione, un’assenza di trasparenza e rendite di posizione anacronistiche ma rese possibili dalla normativa in vigore hanno avuto l’effetto combinato di soffocare la crescita».

Obiettivo rimuovere gli ostacoli alla competizione
Il disegno di legge sulla concorrenza ha per obiettivi quelli di «rimuovere gli ostacoli alla competizione sul mercato e di aumentare la possibilità di scelta da parte dei consumatori, offrendo nel contempo nuove opportunità di investimento per imprenditori che abbiano la necessaria visione». Le liberalizzazioni, ha scritto ancora Guidi, «secondo stime dell’Ocse, potrebbero invece dare una spinta alla crescita del Pil pari al 2,6% in 5 anni e contribuire a liberare risorse per nuovi investimenti e creare nuovi posti di lavoro, rendendo anche più sostenibile l’onere del debito pubblico».

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