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Il Papa alla Cei: «Non siate timidi contro la corruzione»

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discorso del pontefice all’assemblea annuale

Il Papa alla Cei: «Non siate timidi contro la corruzione»

Parole forti (e chiare) del Papa ai vescovi italiani, riuniti per l'Assemblea annuale: combattete la corruzione. Nel discorso di apertura dell'assise, nell'aula nuova del Sinodo, il Papa, che è anche Primate d'Italia, ha esortato i vescovi ad avere «sensibilità ecclesiale, che comporta anche di non essere timidi o irrilevanti nello sconfessare e nello sconfiggere una diffusa mentalità di corruzione pubblica e privata che è riuscita a impoverire, senza alcuna vergogna, famiglie, pensionati, onesti lavoratori, comunità cristiane, scartando i giovani, sistematicamente privati di ogni speranza sul loro futuro, e soprattutto emarginando i deboli e i bisognosi».

Non solo: serve sensibilità ecclesiale che, «come buoni pastori, ci fa uscire verso il popolo di Dio per difenderlo dalle colonizzazioni ideologiche che gli tolgono l'identità e la dignità umana», con chiaro riferimento alla “ideologia del gender” (che sostiene la non-esistenza di una differenza biologica tra uomini e donne, ma solo culturale) condannata più volte da Francesco. Ma il Papa - che questa mattina ha presieduto una riunione dei capi dicastero della Curia sul Giubileo - ha spronato i vescovi anche a non far prevalere nelle scelte pastorali e nella elaborazione dei documenti l'aspetto teoretico-dottrinale astratto, «quasi che i nostri orientamenti non siano destinati al nostro Popolo o al nostro Paese - ma soltanto ad alcuni studiosi e specialisti - invece dobbiamo perseguire lo sforzo di tradurle in proposte concrete e comprensibili».

Inoltre va rinforzato il ruolo di laici disposti ad assumersi le responsabilità che a loro competono, come indicato dal Concilio Vaticano II. «In realtà, i laici che hanno una formazione cristiana autentica, non dovrebbero aver bisogno del vescovo-pilota, o del monsignore-pilota o di un input clericale per assumersi le proprie responsabilità a tutti i livelli, da quello politico a quello sociale, da quello economico a quello legislativo! Hanno invece tutti la necessità del Vescovo Pastore!».

Infine, la sensibilità ecclesiale si rivela concretamente nella collegialità e nella comunione tra i vescovi e i loro sacerdoti; nella comunione tra i vescovi stessi; tra le diocesi ricche - materialmente e vocazionalmente - e quelle in difficoltà; tra le periferie e il centro; tra le conferenze episcopali e i vescovi con il successore di Pietro. «Si nota in alcune parti del mondo un diffuso indebolimento della collegialità, sia nella determinazione dei piani pastorali, sia nella condivisione degli impegni programmatici economico-finanziari. Manca l'abitudine di verificare la recezione di programmi e l'attuazione dei progetti, ad esempio, si organizza un convegno o un evento che, mettendo in evidenza le solite voci, narcotizza le Comunità, omologando scelte, opinioni e persone».

L'assemblea della Cei, che quest'anno ha al centro la Evangelii Gaudium, il documento di Francesco del 2013 che rappresenta il “manifesto” del pontificato, proseguirà per quattro giorni: domani parlerà il presidente, cardinale Angelo Bagnasco. Tra l'altro questa settimana vede un'altra iniziativa: la presidenza della Cei ha deciso di proporre a tutte le comunità – non solo italiane – di dedicare la prossima Veglia di Pentecoste (23 maggio 2015) ai martiri contemporanei: «Questa situazione ci interroga profondamente e deve spingerci ad unirci in un grande gesto di preghiera a Dio e di vicinanza con questi fratelli» dai quali – nell'immensa tragedia vissuta – giungono «racconti di fede e amore estremo, eventi di condivisione, fatti di carità» che hanno la forza di risvegliare il cuore a la fede dalla stanchezza e dall'indifferenza che spesso ci tocca, afferma il documento sull'iniziativa. L'invito alla preghiera ha trovato l'adesione di tutti i principali movimenti/associazioni: Azione Cattolica, Comunione e liberazione, Focolari, Opus Dei Rinnovamento, Sant'Egidio, Unitalsi, della Federazione delle Conferenze Episcopali dell'Asia e della Conferenza Episcopale dello Sri Lanka, e tra le altre della diocesi di Mosca.

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