Italia

Arresto Touil, Alfano riferisce alla Camera: mai escluso rischio…

  • Abbonati
  • Accedi
informativa urgente

Arresto Touil, Alfano riferisce alla Camera: mai escluso rischio terrorismo in Italia

L'arresto a Milano del 22enne marocchino accusato di essere uno degli organizzatori dell'attentato al museo del Bardo di Tunisi costato la vita a 24 persone, tra cui quattro italiani, al centro delle comunicazioni che il ministro dell’Interno Angelino Alfano ha reso questa mattina in Aula alla Camera. «Mai escluso che l'Italia sia a rischio terrorismo», ha chiarito Alfano, anche se l’arresto di Abdel Majid Touil, reso possibile anche «grazie alle banche dati in cui sono raccolte tutte le informazioni» delle persone sbarcate in Italia «rassicura sulle procedure e la tenuta del nostro sistema di sicurezza».

Uno strumento che, secondo Alfano, «rassicura» in relazione alla sicurezza. L'arresto di Touil, dice ancora il ministro,

Le procedure di identificazione
Nel suo intervento, Alfano ha ripercorso i passaggi successivi all’arrivo del marocchino in Italia. Sbarcato a Porto Empedocle il 17 febbraio dopo essere stato soccorso in mare, Touil «venne sottoposto a un trattamento, prima e dopo l'espulsione, che correttamente ha seguito le procedure ordinarie». Il ragazzo, ha aggiunto il ministro «fornì false generalità», gli vennero fatte «foto segnaletiche» e rilevate le «impronte digitali». Al momento del suo arresto, è stata richiesta l'autorizzazione al prelievo del Dna «a cui Touil non ha opposto resistenza». Durante le perquisizioni domiciliari effettuate, gli inquirenti hanno sequestrato «pen drive, cellulari, appunti - ha detto il ministro - tutto materiale che sarà utile alle indagini».

L’inserimento nell’elenco dei sospetti dopo l’attentato dal Bardo
Al momento dello sbarco di Touil non vi era alcuna segnalazione su di lui «nè dalle autorità tunisine nè da altri Paesi»: «Dalle polizie italiana e straniere non era considerato un terrorista o un soggetto pericoloso». Solo dopo l'attentato del Bardo, ha riferito ancora Alfano, Touil ha assunto «la fisionomia del presunto terrorista: Aise e Aisi ne inseriscono il nome tra i sospettati e il tribunale tunisino lo ritiene coinvolto nella fase organizzativa dell'attentato e quindi emette nei suoi confronti un mandato d'arresto internazionale diffuso dall'Interpol ai fini estradizionali».

Infiltrazioni tramite barconi,nessun riscontro ma allerta elevata
«Ho sempre detto che l'allerta è elevatissima - ha rivendicato ancora il ministro - anche sull'uso dei barconi per l'infiltrazione di terroristi, pur se finora mancano riscontri». Nonostante l’affidabilità delle procedure di identificazione, Alfano ha poi ammesso che i movimenti del marocchino sospettato di essere coinvolto nella strage di Tunisi «andranno chiariti», in particolare tra il 17 febbraio il 19 maggio, «periodo durante il quale non sono emerse evidenze della sua presenza sul territorio nazionale». Gli accertamenti dovranno tyener conto anche di quanto riferito stamani, ai microfoni di Radio 24, dal sindaco di Trezzano sul Naviglio Fabio Bottero, secondo cui il giorno l'attentato al Bardo, avvenuto di mercoledì, «il marocchino risultava da noi a scuola».

Arresto Touil «successo investigativo»
Nella sua informativa urgente sul rischio di infiltrazioni terroristiche connesse ai flussi migratori, Alfano ha rivendicato il «successo successo investigativo per modalità e tempi in cui è avvenuto» l’operazione che ha portato all’arresto di Touil (in seguito ad un ordine di cattura internazionale emesso dalla magistratura di Tunisi) grazie alle attività di intelligence e all'intervento delle nostre forze dell'ordine. Operazione, ha spiegato Alfano, che è l'esempio «di una buona cooperazione tra paesi e e del buon funzionamento del decreto antiterrorismo»: «Facciamo parte della grande comunità dell'Occidente che combatte unita il terrorismo internazionale e non può dirsi fuori dal rischio».

Espulsioni di sospetti a quota 33 nel 2015 grazie ad attività di prevenzione
A conferma dei risultati dell’azione di prevenzione del terrorismo, il ministro ha citato in Aula i numeri delle espulsioni di sospettati di essere coinvolte nel fenomeno del terrorismo internazionale: 33 nei primi 5 mesi del 2015, 13 nel 2014. Espulsioni, secondo Alfano, che dimostrano come l’arresto di Touil «non sia un caso isolato» ma «si inserisce nel contesto di una attività di prevenzione».

Pini (Lega): Alfano non si prenda meriti che non ha
Negli interventi seguiti all’informativa, il ministro è stato attaccato duramente da Lega e Forza Italia. il leghista Gianluca Pini ha invitato Alfano a non prendersi «meriti operativi per coprire le risposte politiche che non da», mentre il governo dovrebbe «smetterla con le ipocrisie». Pini ha poi elencato le molte occasioni in cui il governo, con il presidente del Consiglio ed il ministro dell'Interno, hanno escluso in passato il rischio di infiltrazioni di terroristi in Italia a bordo dei barconi dei clandestini. «E' inutile - ha concluso - chiedere compattezza se poi non si riesce ad ammettere che il problema è stato sottovalutato. E poi, se il presunto terrorista arrestato ha la famiglia che risiede legalmente in Italia, che motivo aveva di venire a bordo del barcone».

Brunetta contro il premier: Renzi faccia autocritica
Brunetta, capogruppo azzurro a Montecitorio, ha invece preso di mira il premier Renzi. «Non ce ne voglia il ministro Alfano, ma il nostro interlocutore riteniamo sia oggi il presidente del Consiglio Renzi, poiché la sicurezza nazionale non è un affare di polizia, bensì cardine della responsabilità del capo del governo nel più ampio contesto del ruolo dell'Italia a livello internazionale». La sicurezza nazionale, ha ammonito ancora Brunetta, «è cosa troppo importante per essere lasciata alla sola persona del presidente del Consiglio. Faccia autocritica e cambi verso, o verrà travolto: Renzi fa solo propaganda con i suoi tweet»

© Riproduzione riservata