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Pensioni, in Gazzetta Ufficiale il decreto su rivalutazioni e rimborsi

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IL TESTO IN otto ARTICOLI

Pensioni, in Gazzetta Ufficiale il decreto su rivalutazioni e rimborsi

Non c’è soltanto la soluzione del rebus innescato dalla sentenza della Consulta che ha bocciato il blocco dell’indicizzazione deciso dal Governo Monti nel decreto legge varato lunedì dal Consiglio dei ministri. Il testo del decreto legge 65/2015 «Disposizioni urgenti in materia di pensioni, di ammortizzatori sociali e di garanzie Tfr» pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 116 di oggi, stanzia fondi per la Cig in deroga e prevede finanziamenti agevolati per i datori di lavoro che non vogliono corrispondere il Tfr in busta paga con risorse proprie.

La rivalutazione per fasce
Per il 2012 e il 2013 saranno rivalutate al 100% le pensioni fino a tre volte il minimo, al 40% quelle tra tre e quattro volte il minimo, al 20% quelle tra quattro e cinque volte il minimo, al 10% infine quelle tra cinque e sei volte il minimo. Per gli assegni complessivamente superiori a sei volte il minimo non ci sarà alcun adeguamento. Per il 2014 e il 2015 la rivalutazione è stabilita invece al 20% e, a decorrere dall’anno 2016, al 50 per cento.

Gli arretrati nell’assegno di agosto
Le somme dovute in base alle disposizioni del decreto verranno corrisposte dal primo agosto 2015. Nel decreto si mette nero su bianco il fatto che le le misure previste danno attuazione alla sentenza della Consulta «nel rispetto del principio dell’equilibrio di bilancio e degli obiettivi di finanza pubblica, assicurando la tutela dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali, anche in funzione della salvaguardia della solidarietà intergenerazionale».

Invariati i livelli del saldo netto da finanziare
Nel decreto si legge inoltre che «restano fermi i livelli del saldo netto da finanziare e del ricorso al mercato fissati dall’articolo 1, comma 1, della legge 190/2014» mentre «il provvedimento di assestamento per l’anno 2015 e le previsioni di bilancio per gli anni successivi terranno conto degli effetti della richiamata sentenza della Corte costituzionale e del presente articolo».

Cambia il montante contributivo
Il coefficiente non potrà essere inferiore a uno. La misura costa 11,9 milioni fino al
2023 e 200mila euro a partire dal 2024. Le coperture arriveranno dal Fondo per interventi strutturali di politica economica.

Dal 1° giugno pensioni pagate il primo del mese
A decorrere dal primo giugno 2015, per razionalizzare e uniformare le procedure e i tempi di pagamento delle prestazioni previdenziali corrisposte dall'Inps, i trattamenti pensionistici, gli assegni, le pensioni e le indennità di accompagnamento erogate agli invalidi civili, nonché le rendite vitalizie dell'Inail sono posti in pagamento il primo giorno di ciascun mese o il giorno successivo se festivo o “non bancabile”, con un unico mandato di pagamento. Dal 2017, i pagamenti avverranno invece il secondo giorno
“bancabile” di ciascun mese.

Alla Cig in deroga un miliardo in più
È aumentato di un miliardo per il 2015 il Fondo sociale per occupazione e formazione: la somma è destinata al finanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga. Gli oneri saranno coperti dal riducendo l’apposito fondo istituito dalla legge di Stabilità 2015 presso
il ministero del Lavoro con una dotazione di 2,2 miliardi per ciascuno degli anni 2015 e 2016 e di 2 miliardi dal 2017. Arriva anche il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga per il settore della pesca per 5 milioni. Il decreto autorizza inoltre per l'anno 2015 la spesa di 70 milioni di euro.

Tfr in busta paga, agevolazioni per i datori
Nel decreto sono state inserite anche misure che facilitano i finanziamenti bancari in favore di datori di lavoro che non intendono corrispondere immediatamente il Tfr con risorse proprie. Le operazioni saranno esentate da oneri fiscali e semplificate nella procedura per ottenere garanzie, attraverso l'introduzione di un “privilegio speciale” sul credito specifico.

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