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Strage di Capaci, Mattarella a Palermo: la mafia può essere…

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aula bunker di palermo

Strage di Capaci, Mattarella a Palermo: la mafia può essere sconfitta. Orlando elogia la legge anticorruzione

Il capo dello Stato, Sergio Mattarella, è da questa mattina a Palermo per celebrare il 23° anniversario della strage di Capaci in cui persero la vita il giudice Giovanni Falcone la moglie Francesca Morvillo e tre agenti di scorta, e per partecipare alla manifestazione ”Palermo chiama Italia” organizzata dalla Fondazione Falcone per ricordare gli attentati di Capaci e di via D’Amelio. Nell'aula bunker dell'Ucciardone che ospita la commemorazione, Mattarella ha spiegato ai molti studenti presenti di essere lì «per rinnovare una promessa: batteremo la mafia, la elimineremo dal corpo sociale perché è incompatibile con la libertà e l' umana convivenza».

Ai giovani: non rinunciare alla riscossa civile
L'«azione predatoria» delle varie mafie, ha proseguito il capo dello Stato, « ostacola lo sviluppo, impoverisce i territori, costituisce una zavorra non solo per il Sud ma per tutta l'Italia». Per questo occorre «guardare sempre con spirito di verità alla realtà che ci circonda, anche quando la realtà è sgradevole. Ciò a cui non possiamo rinunciare è la riscossa civile». Secondo il capo dello Stato «dobbiamo unire sempre più, contro la mafia, tutte le energie positive. E trarre il meglio da noi stessi e da chi ci sta vicino. Sconfiggere per sempre le mafie è un'impresa alla nostra portata - ha aggiunto -, ma, per raggiungere questo traguardo, è necessario un salto in avanti che dobbiamo compiere come collettività».

Disoccupazione giovanile «intollerabile per un paese civile»
Nel suo intervento, Mattarella ha parlato anche della lenta uscita dalla crisi della nostra economia, frenata però da un’altissima disoccupazione giovanile. «Stiamo vivendo finalmente- ha sottolineato il capo dello Stato - dopo la crisi economica più dura e più lunga dal dopoguerra, una stagione segnata da una tendenza positiva in tutta Europa. Alla crescita che si inizia a registrare nelle Regioni del Nord e del Centro non corrispondono però indicatori simili nel Mezzogiorno d'Italia». L’alto numero di senza lavoro tra i giovani, «intollerabile per un Paese civile», costituisce una «frattura» che «ci interroga come nazione e che dobbiamo affrontare da Paese unito».

Necessaria nuova crescita per le Regioni del Sud
«Le distanze interne al nostro Paese si stanno pericolosamente allargando - ha ammonito il capo dello Stato -. Tra il Nord e il Sud. Tra i più ricchi e i più poveri» e per Mattarella «la nuova questione meridionale è una questione nazionale perché da essa dipende il nostro futuro e la collocazione dell'Italia in Europa». Il presidente ha sollecitato perciò «una nuova crescita delle Regioni del Sud» senza la quale «l'Italia finirà in coda all'Unione europea. Senza un investimento nell'innovazione nel Sud, e nei suoi giovani, la possibilità stessa di un nuovo sviluppo sostenibile sarà molto indebolita anche nel resto d'Italia».

Calcioscommesse, istituzioni sportive non sottovalutino problema
Mattarella è tornato poi sull’ultimo scandalo del calcioscommesse e delle partite truccate con cui «mafie di varia natura» hanno infiltrato «il calcio che tanti giovani e non seguono con attenzione». Tali fenomeni costituiscono «una vergogna, una metastasi che va estirpata con rapidità e severità», perchè è «inaccettabile che uno dei divertimenti degli italiani venga sporcato» dalla mafia. Per questo, ha concluso, «le istituzioni dello sport non devono commettere alcun errore di sottolvautazione».

Orlando: nuove norme su corruzione «legge avanzata»
«Quella appena approvata sulla corruzione è una buona legge, avanzata. D'altronde se le critiche che appuntano sulle virgole vuole dire che si è raggiunto l'obiettivo». Così il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, intervenendo alla commemorazione della strage di Capaci ha spiegato l’importanza delle nuove norme contro corruzione e falso in bilancio appena varate dal Parlamento. «Chiederei - ha aggiunto - a tutte le forze politiche di fare della lotta al crimine ma anche alla corruzione un terreno di scontro strumentale». Positivo anche il commento del capo dello Stato: «Due giorni fa il Parlamento ha approvato una legge per contrastare con più efficacia la corruzione. Non spetta al presidente della Repubblica valutarne il merito. Osservo che, anche da parte di coloro che sollecitano misure ulteriori, si riconosce il passo avanti compiuto».

Maria Falcone: legge anticorruzione grande passo in avanti
«La legge anticorruzione approvata recentemente in Parlamento è un grande segno, un grande passo in avanti». Prendendo la parola nel corso della cerimonia anche la sorella di Giovanni Falcone, Maria, ha sottolineato l’importanza del ddl Anticorruzione appena approvato dalle Camere, e ringraziato il presidente della Repubblica per la sua presenza: «Oggi lei è qui come un palermitano tra i tanti palermitani». La cerimonia si è svolta nell'aula che ospitò il primo maxi processo alla mafia, istruito da Giovanni Falcone.

Grasso: presenza Mattarella segnale di forte attenzione dello Stato
Ad accompagnare il capo dello Stato ci sono il presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando e il presidente dell'Ars Giovanni Ardizzone. Al suo arrivo Mattarella si è fermato alcuni minuti con i bambini di alcune scuole di Palermo che lo aspettavano davanti all'ingresso del bunker. Presente anche il presidente del Senato, Pietro Grasso, che a margine della cerimonia ha spiegato che l’intervento di Mattarella alla commemorazione «ha un valore particolare ed è un segnale di forte attenzione dello Stato».

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