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Dossier | N. (none) articoliElezioni 2015

Salvini: pronto a sfidare Renzi. E attacca Alfano “traditore” del centrodestra, che replica: estremista

Doppia sfida per Matteo Salvini, ad una settimana dalle Regionali che potrebbero rivoluzionare i rapporti di forza nel centrodestra. Da un lato il confronto è con Matteo Renzi, per sostituirlo a palazzo Chigi, centrando l’obiettivo di «avere un voto in più e governare»; dall’altro lo scontro, ormai alla luce del sole, è con l’ex premier Silvio Berlusconi, per sostituirlo nella leadership dei moderati: dopo il voto, «la prima cosa che faccio è un progetto coerente ed omogeneo, per un nuovo centrodestra» basato sulla «rivoluzione liberale che Berlusconi, e noi con lui al governo, non è riuscito a fare».

Domenica Lega prima alternativa a Renzi e alla sinistra
Ospite di Lucia Annunziata a “In ½ ora (Rai 3), il leader della Lega ha toccato oggi tutti i temi dell’agenda politica, confermando la sua candidatura a sfidante ufficiale dell’opposizione di centrodestra al governo Renzi. Salvini ha sottolineato la sua distanza dagli altri leader politici, che «non vanno in piazza perché temono che in piazza non ci vada nessuno. La popolarità di Renzi? Basta guardare alle figuracce, dalla scuola all'Iva alle pensioni. Le promesse alla lunga se non le mantieni ti mettono in difficoltà. Infatti Renzi in Veneto non è andato nelle piazze». Ottimismo obbligato invece sul prossimo voto: «Domenica prossima la Lega sarà il primo movimento politico alternativo a Renzi e alla sinistra».

Berlusconi? Un modello, ma abbia forza per andare avanti
Quanto al suo rapporto con Forza Italia, Salvini è stato prudente - «Io non mi permetto di entrare in casa altrui e rottamare il vicino di casa» - riconoscendo a Berlusconi di aver «fatto tanto», e di essere «un modello», ma invitando anche l’ex Cavaliere ad avere «la forza di andare avanti». A proposito della primarie, il leader della Lega ha spiegato: «Portiamo in piazza i punti del programma su cui siamo d'accordo e solo dopo pensiamo alla leadership. Troviamo un sinonimo, non primarie ma mega consultazioni apertissime. Siano le piazze a decidere il centrodestra alternativo a Renzi».

Progetto coerente per convincere gli ex elettori moderati
Rispondendo invece ad una domanda sul futuro del centrodestra, Salvini ha detto di voler «parlare ai 10 milioni di italiani che non sono di sinistra e che votavano centrodestra e ora non lo fanno più», nella convinzione che «un progetto coerente riporta alla passione questi italiani». La sua offerta a Forza Italia è quella di «cambiare l'Italia senza Fini, Casini, Buttiglione e tutti quelli che frenavano. Dritti all'obiettivo».

Contro Alfano per conquistare la leadership del centrodestra
Se l’obiettivo principale di Salvini è quello di proporsi come “campione” del centrodestra nel duello con il pemier e la maggioranza, sostituendo nel ruolo l’ex Cavaliere forte dei voti che potrebbe raccogliere nel voto di domenica prossima, il tema secondario dei suoi ultimi affondi è l’annullamento preventivo delle possibili alternative. Che, nel campo della destra, oggi si chiama Alfano. Nel pomeriggio, nel Trevigiano per un evento pubblico, Salvini ha respinto l'ipotesi di partito unico, bersagliando in particolare l’attuale ministro dell’Interno: «Non esistono partiti unici, marmellate o minestroni, abbiamo già vissuto i tradimenti dei Fini, dei Casini, dei Follini, degli Alfano. La Lega è la Lega - ha concluso - e quando avremo vinto le elezioni, la settimana prossima, ne riparleremo».

La replica: Salvini estremista, un paese serio non lo sceglierebbe
La replica di Alfano non si è fatta attendere. Da Bari, dove si è recato oggi per la campagna elettorale del candidato Francesco Schittulli, Alfano ha definito «una cosa fuori dal mondo» l’idea che «un grande paese come l'Italia possa affidare il successo contro Renzi a un estremista come Salvini che propone di uscire dall'euro, mentre riprendono le nostre esportazioni e si comincia a vedere la ripresa economica». «Se vogliamo sfidare nel futuro la sinistra italiana, ha aggiunto Alfano, dobbiamo puntare sull'area popolare moderata che in queste elezioni regionali dimostrerà di avere tanto spazio per crescere».

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