Italia

Energia: frenano gli aumenti in bolletta, ma il fisco rovina tutto

  • Abbonati
  • Accedi
L'ULTIMo report di EUROSTAT

Energia: frenano gli aumenti in bolletta, ma il fisco rovina tutto

Sui costi dell'energia c'è una piccola sorpresa positiva per il nostro paese. Nell'ultima fase di pressione al rialzo dei prezzi, registrata nella seconda metà del 2014, l'Italia se l'è cavata meglio di molti altri in Europa. Rispetto a un incremento medio europeo dei prezzi finali per le famiglie del 2,9% dei prezzi elettrici e del 2% nel gas rispetto alla seconda metà del 2013, siamo riusciti a limitare i nostri rialzi allo 0,6% nell'elettricità e allo 0,5% nel gas. Ce lo dice Eurostat nella sua ultima rilevazione periodica.

Che conferma però il male strutturale delle nostre bollette: l'eccessiva tassazione. Che determina in Italia un livello dei prezzi finali superiore alla media . Sul nostro prezzo medio dell'elettricità era a fine 2014 di 23,4 euro ogni 100 kWh rispetto a una media europea di € 20,8. L'imposizione fiscale pesava ben il 37%, contro il 32% della media europea. Più netto il divario a nostro sfavore per il gas: alla fine lo scorso anno pagavamo 9,5 euro per l'equivalente di 100 kWh contro una media europea di 7,2 euro. Con un peso delle imposte particolarmente rilevante: 34% contro una media del 23%.

Fa notare Eurostat che dal 2008 i prezzi dell'elettricità in Europa sono cresciuti di oltre il 30%, con aumenti nella seconda metà del 2014 rispetto lo stesso periodo dell'anno precedente, da un minimo di 9 euro ogni 100 kWh in Bulgaria fino ad oltre 30 euro in Danimarca. Nel frattempo i prezzi del gas sono saliti addirittura del 35%, facendo crescere le bollette mediamente di 7,2 euro ogni 100 kW equivalenti nel periodo analizzato.

L'ultima spinta al rialzo oggetto dell'indagine Eurostat fa registrare i rialzi dell'elettricità più alti in Francia, +10,2%, seguita dal Lussemburgo, 5,6%, dall'Irlanda, 5,4%, e dalla Grecia, 5,2%. Con lo 0,6% di crescita in nostro paese può dunque consolarsi. Se non fosse appunto per il livello di tassazione che ci conferma nella parte alta della classifica dei costi finali. Certo, nel peso delle tasse c'è chi sta peggio di noi: la Danimarca registra ben il 57% di imposte a carico dei consumatori elettrici domestici. E anche la Germania supera il 50%. Nel gas gli aumenti più consistenti nel periodo si sono avuti in Portogallo, con l'11,4% in Spagna, con il 7,5% in Francia con il 4,5% ma c'è anche chi ha goduto di diminuzione anche consistenti, come la Lituania, con -18,6% l'Ungheria con -13% e, almeno su questo versante la Danimarca con un -10,3% che mitiga almeno un po' il livello di tassazione che anche qui è da record assoluto, con un inquietante 61%.

© Riproduzione riservata