Italia

Berlusconi: nel 2018 non mi ricandido, sì alle primarie ma…

  • Abbonati
  • Accedi
a «radio anch’io»

Berlusconi: nel 2018 non mi ricandido, sì alle primarie ma regolate per legge

Il 2018 è ancora lontano, ma al momento Silvio Berlusconi è sicuro che il suo futuro politico non sarà in prima linea: «Non ho intenzione di candidarmi, non c'è bisogno di essere candidato per fare quello che sto già facendo ora». Intervistato questa mattina a “Radio Anch’io” (Radio 1 Rai) il leader di Forza Italia esclude una sua candidatura a premier alle prossime elezioni politiche. Un leader per i moderati«salterà fuori, Renzi è spuntato sotto un cavolo e spero che nel centrodestra emergano più leader e che la gente possa scegliere quello a cui affidarsi».

Sì alle primarie ma regolate per legge
Quanto allo strumento delle primarie, Berlusconi non le ha escluse, «ma occorre che il Parlamento se ne interessi e faccia una legge apposita» perchè «così come sono applicate oggi sono manipolabili». Parlando invece di Forza Italia, il leader azzurro ha escluso l’idea di una prossima rottamazione, certo che nei prossimi mesi costituirà «il lievito per la trasformazione dei moderati in una maggioranza politica». Certo, ha ammesso, «questa ricomposizione non è facile, ma di fronte ad un progetto così importante le personali ambizioni degli attuali leader» del centrodestra devono essere messe da parte.

No all’accusa di aver fatto saltare confronto in tv con Renzi
Berlusconi ha parlato anche delle Regionali alle porte, respingendo l’accusa di aver fatto saltare un confronto in tv con il premier. «A me è stata proposta una intervista - ha spiegato - poi è venuto fuori che anche Renzi sarebbe stato presente alla trasmissione ”Virus”». Ma «io non credo che i confronti possano farsi prima di elezioni Regionali senza che ci sia un minimo di preparazione, di regole prestabilite per un confronto alla pari». L’ex Cavaliere si è detto comunque sicuro che «ci sarà il modo di incontrare il signor Renzi. Io non ho timore nel farlo, anzi. Mi piacerebbe di poterlo fare».

Legge Severino: Renzi farà per De Luca modifica rimasta inattuata per me
Sul caso De Luca «Renzi può intervenire con una modifica della legge Severino, quello che non ha ritenuto di fare per Silvio Berlusconi». La modifica richiesta dal centrodestra all’opposizione, ha ricordato l’ex premier, era «una cosa molto semplice», ovvero «che alla Severino venisse aggiunta una norma che dicesse la seguente cosa: secondo l’articolo 25 della Costituzione e l'articolo 7 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo la presente legge si applica ai fatti successivi alla sua entrata in vigore. Con me, invece, è stata applicata retroattivamente, così sono decaduto dal Senato e reso incandidabile per 6 anni».

Fitto: Berlusconi ha decisio di fare il “blocker” del centrodestra
«La triste realtà è che Berlusconi ha scelto di fare il ”blocker”, di bloccare il centrodestra. E sulle primarie fa come Bertoldo, che non trovava mai l'albero giusto. Anche lui non trova mai ”le primarie giuste” o il “successore giusto”, perchè non vuole nè primarie nè successori...». Per Raffaele Fitto, leader di Conservatori e Riformisti, già “frondista azzurro, le parole di Berlusconi confermano che Forza Italia «non c'è più, è dissolta, non solo per gli errori politici imperdonabili dell'ultimo anno e mezzo, ma anche perché, con l'arrivo sulla scena di Renzi, è finita la Seconda Repubblica, e sono stati svuotati i partiti che hanno segnato la politica italiana più o meno dal '94 ad oggi».

© Riproduzione riservata