«L'industria è la colonna portante della nostra economia», ha detto la ministra dello Sviluppo economico, Federica Guidi, intervenendo all’Assemblea di Confindustria che si svolge per la prima volta a Milano, nell’Auditorium di Expo 2015. Per questo, ha aggiunto, «il rilancio della manifattura è e continuerà a essere l'obiettivo primario» dell'azione di Governo.
Firmato il decreto attuativo del conus ricerca
La ministra ha annunciato alla platea degli industriali di aver «firmato il decreto attuativo per il credito d'imposta per ricerca e sviluppo, che oggi diventa pienamente operativo». Sull'Imu sugli imbullonati, tema sollevato dal presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, sono «d'accordo con voi»: «farò tutto quello che è nelle mie possibilità per risolvere la questione».
Fare dell’Italia un Paese a misura d’impresa
L'obiettivo del governo, ha detto la Guidi, è «fare dell’Italia un Paese a misura d’impresa». Per questo «mi fa piacere partire da due strumenti che sono orientati proprio alle aziende che cercano di posizionarsi sulla frontiera dell’innovazione: il credito d’imposta alla ricerca e il Patent box sono solo gli ultimi due provvedimenti di politica industriale orizzontale tese al rafforzamento delle nostre eccellenze. A breve arriverá il decreto attuativo per il patent box».
Stiamo risalendo la china, ma è ripida
«Siamo usciti dalla crisi, come ha detto il presidente Squinzi, e stiamo risalendo la china ma la china è ripida», ha detto la ministra dello Sviluppo economico.
Sull’Ilva c’era una sola scelta
Sull'Ilva «la scelta era una e una sola», ha sottolineato Federica Guidi nel corso del suo intervento all'assemblea annuale di Confindustria. «Potevamo optare per un ruolo pubblico più evidente con lo scopo di favorire l'ambientalizzazione del sito, pur con la determinazione di restituire al mercato quello che al mercato appartiene non appena possibile - ha spiegato la Guidi - Oppure potevamo assistere inermi al crollo di un pezzo importante dell'industria italiana e di tutto il suo indotto, oltre che a un potenziale, enorme danno di natura ambientale, di salute pubblica e occupazionale. In questo caso, non ho avuto dubbi. Più che il senso di responsabilità del ministro, è stato il pragmatismo dell'imprenditore a spingermi in questa direzione: ogni alternativa avrebbe avuto di certo un esito peggiore». Ilva «sarà e dovrà essere un caso esemplare di industria sostenibile, competitiva e di mercato - ha concluso la Guidi - un modello di quanto l'innovazione possa cambiare il volto di una realtà complessa e compromessa».
Riforme necessarie
Per Guidi «l'adozione dei decreti attuativi e lo smaltimento dell'arretrato, attengono alla gestione corrente, ma il Governo è perfettamente consapevole che c'è bisogno di ben altro per il Paese, per questo, ha ritenuto prioritaria l'apertura del cantiere delle riforme istituzionali: legge elettorale, riforma del Senato e revisione del Titolo V della Costituzione. riforme necessarie a garantire l'effettività delle decisioni». Per il ministro «la traduzione della realtà giuridica, in realtà sostanziale del Paese, non può essere demandata alla buona volontà di chi occupa pro tempore posizioni di Governo. Essa deve diventare un elemento fisiologico del funzionamento della macchina pubblica. L'Italia che lasceremo a chi verrà dopo noi, grazie a queste riforme, sarà un'Italia molto diversa da quella che abbiamo trovato: non avrà più il freno a mano costantemente tirato».
Risposte dal governo in tempi brevi
«Non vorrei sembrare presuntuosa ma questa volta il governo vi ha dato le risposte che aspettavate. E lo abbiamo fatto in un lasso di tempo abbastanza ristretto e questo non significa che abbiamo fatto tutto perchè non bisogna fermarsi», ha detto Federica Guidi rivolgendosi alla platea degli industriali. Il governo «ha arato e reso fertile il terreno. Quando la congiuntura esterna finalmente è arrivata il governo era lì ed era pronto a riceverla». Agli imprenditori e alle imprenditrici in sala la ministra ha detto di sapere «che voi imprenditori siete stati abituati a essere delusi dai Governi. Io stessa ho ascoltato molti ministri promettere l’impossibile, e tornare l’anno dopo a mani vuote. Con un po’ di presunzione mi sento di dirvi: questa volta il Governo vi ha dato da subito le risposte che aspettavate», ha detto Federica Guidi. «Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare», ha detto la Guidi citando Seneca. «Il Governo può fare di tutto per eliminare zavorre e propiziare il vento, ma le vele dovete mettercele voi. Perchè questo è ciò che vi rende insostituibili». (N.Co.)
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