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Sì all’unanimità della Camera alla riforma della class action

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il testo passa ora all’esame del senato

Sì all’unanimità della Camera alla riforma della class action

Unanimità sulla riforma della class action. L'Aula della Camera ha approvato all'unanimità (388 favorevoli, un astenuto, nessun contrario) la proposta di legge di riforma della class action. Il provvedimento, presentato dal Movimento 5 stelle e rivisto anche sulla base di un articolato proposto dal Pd, introduce un titolo nel codice di procedura civile dedicato alla nuova class action, attualmente inserita nel codice del consumo. Fra le novità del testo che ora passa all'esame del Senato, la possibilità di aderire all'azione di rivalsa anche dopo il pronunciamento del giudice.

Guerini: buon testo condiviso, cittadini più tutelati
«É un buon testo, condiviso da maggioranza e opposizione - ha sottolineato Giuseppe Guerini, deputato del Pd, durante la dichiarazione di voto - una collaborazione che ha portato a rafforzare e ampliare le tutele dei cittadini. Innanzitutto, la class action entra a pieno titolo nel codice di procedura civile uscendo dal ristretto ambito del codice del consumo. In concreto, sarà efficace il ricorso all'azione di classe. Inoltre, ed è l'altra novità rilevante, potranno aderire alla class action anche coloro che aderiscono dopo il pronunciamento di una sentenza. Nella sostanza, tutti i cittadini, consumatori o meno, potranno far valere di più e meglio i loro diritti».

Rossomando: un provvedimento efficace
«L'approvazione - ha sottolineato la deputata del Pd Anna Rossomando - è un importante contributo alla definizione di regole moderne a tutela non solo dei consumatori ma, in generale, di tutti i cittadini portatori di interessi diffusi che potranno accedere ad azioni risarcitorie avendo a disposizione uno strumento efficace per la tutela dei loro diritti, oggi non pienamente garantiti a causa dei limiti contenuti nella normativa finora in vigore».

Verini: si è ridotto lo spread fra Italia e paesi più avanzati
«Quello sulla class action è un provvedimento di valore europeo», ha detto Walter Verini, capogruppo Pd in commissione Giustizia alla Camera. «Rappresenta un modo moderno per tutelare i diritti di tutti i cittadini e i dei consumatori ma, al contempo, non penalizza la stragrande maggioranza delle imprese e delle società di servizi che sono responsabili e serie», ha sottolineato. «Con questo legge viene, anche su questo piano, ridotto lo spread tra l'Italia e i Paesi più avanzati», ha concluso Verini.

M5s: un altro punto del programma andato in porto
«Un altro punto del programma è andato in porto» sottolinea il gruppo parlamenmtare M5s alla Camera (il provvedimento porta la firma del deputato pentastellato Alfonso Bonafede). «I cittadini non saranno più soli davanti ai poteri forti - ha dichiarato Bonafede - e potranno unirsi per far valere i loro diritti. Del provvedimento se ne avvantaggerà anche la macchina giudiziaria che vedrà ridursi i contenziosi che saranno unificati in procedimenti unici. Ora, però, tocca al Senato e sappiamo che i lobbisti sono già all'opera per ostacolare la legge. A loro diciamo: giù le mani dalla class action».

Consumatori: norma di civiltà giuridica
Per Elio Lannutti e Rosario Trefiletti, rispettivamente presidenti di Adusbef e Federconsumatori, «la nuova class-action è una norma di civiltà giuridica che rafforza la tutela dei diritti dei cittadini consumatori e sprona la concorrenza». Esprime soddisfazione il Codacons, ma sottolinea che «si poteva fare di più: la strada per rendere la class action italiana analoga a quella in vigore negli Stati Uniti è ancora lunga».

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