Italia

9/16 Le razze italiane / Mastino Napoletano

  • Abbonati
  • Accedi

    È l'erede del Molosso Romano, il cane guardiano dell'accampamento dei legionari, combattente nel circo con le fiere, cacciatore della grossa selvaggina. Figlio dei molossi da guerra delle popolazioni sumeriche e mesapotamiche, degli Assiri di Alessandro Magno. A loro volta da ricondurre al Mastino del Tibet. Il padre della razza, Piero Scanziani, quando vide per la prima volta il Mastino all'esposizione di Napoli nel 1946, scrisse: ”Lo riconobbi all'istante, era uno dei cento che Paolo Emilio il Macedone aveva portato a Roma nel suo trionfo, era il gran cane d'Epiro... dall'alto dei suoi secoli, mi fissava imperturbabile, occhi non ostili e non gentili, sguardo che non da e non chiede, rimira (...)”. Molossoide di grande taglia, guardiano per eccellenza della proprietà, ma anche delle persone, è di struttura potentissima, maestosa e statuaria, non conosce la paura. Il carattere non è, tuttavia, aggressivo senza ragione; anzi, equilibrato e riflessivo; intelligente, addestrabile, molto fidato e franco. A dispetto della mole, il suo attacco è straordinariamente rapido.

    Gruppo 2: cani di tipo Pinscher e Schnauzer, Molossoidi e cani Bovari svizzeri, giovedi 11 e venerdi 12

    © Riproduzione riservata