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Meno seduti e più in piedi: uno stile di lavoro standing per…

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i rischi della sedentarietÀ

Meno seduti e più in piedi: uno stile di lavoro standing per l'ufficio

La sedentarietà, nel senso proprio della parola ossia stare sempre seduti, è causa di molte patologie cardiache e non, come il diabete, tanto che l'Oms prevede che per il 2020 sarà proprio l'assenza o ridotta attività fisica una delle cause principali dei decessi. Di recente il “British Journal of Sports Medicine” ha pubblicato uno studio sull'importanza di trascorrere parte dell'orario di lavoro in posizione eretta anziché seduti.

La ricerca invita a ripensare a lungo termine le modalità consolidate in cui sono strutturati gli uffici, sostituendo o almeno affiancando le postazioni tradizionali di lavoro con le nuove “standing desk”, le scrivanie per lavorare in piedi al computer. Consiste di un piano di lavoro con mouse e tastiera, mediamente da terra a130 cm, con tastiera rialzata e inclinata di 15° e lo schermo all'altezza degli occhi in modo che la testa di chi lavora stia in asse non si pieghi in avanti.

Il vantaggio, sostengono gli autori dello studio, oltre che per lo stato di salute posturale, si lavora con schiena e collo allineata, migliora l'efficienza e la produttività sul lavoro. Per gli studiosi del British Journal of Sports Medicine bisognerebbe lavorare al computer in piedi, così come faceva Ernst Hemingway alla macchina da scrivere, poiché più vantaggioso rispetto allo sport comportando minor sforzo. Anche perché i danni della vita sedentaria, non risultano sanabili solo con l'attività sportiva. Tuttavia lavorare al computer in piedi è un'indicazione alquanto controversa in quanto più utile per la postura che per la salute generale: infatti la staticità sulle gambe potrebbe essere dannosa per le vene. Insomma ci sono pro e contro a comportarci così come facevano i nostri antenati che trascorrevano la maggior parte della giornata in piedi.

In assenza di “standing desk” , gli esperti forniscono dei suggerimenti immediati di contrasto alle ore in prevalenza sedentarie: alzarsi in piedi quando si è al telefono, allontanarsi brevemente dal computer ogni 30 minuti, usare sempre le scale, fare riunioni in piedi o passeggiando, andare di persona dal collega nell'altra stanza invece di mandargli messaggi per email.

Mettiti alla prova col test

Sempre per ricevere una “sveglia ad alzarsi e muoversi” sono in commercio anche dei braccialetti di monitoraggio fitness. Si possono tenere al polso incessantemente grazie alla struttura in alluminio anodizzato, che pur leggera e sottile contiene al proprio interno un motore a vibrazione che si attiva nei momenti ritenuti più opportuni in base alle impostazioni. Le leggere vibrazioni ricordano di non stare seduti troppo a lungo e quindi è giunto il momento di sgranchirsi le gambe. L'applicazione, oltre a ridurre e interrompere i prolungati periodi di lavoro da seduti, calcola il fabbisogno calorico giornaliero in modo funzionale all'attività svolta

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