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Padoan: l’Italia ha superato la vulnerabilità

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il ministro negli usa

Padoan: l’Italia ha superato la vulnerabilità

Un accordo tra la Grecia e i suoi creditori si potrà trovare presto perché c’è la volontà politica e la Grecia deve lasciarsi alle spalle il suo passato. Ma una cosa dev’essere chiara: nel caso Atene uscisse dall’euro l’Italia non la seguirà. La prima volta di un’intervista sul floor del New York Stock Exchange il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, la sfrutta per cancellare una volta ancora l’etichetta affibbiata all’Italia di paese a rischio. Davanti ai microfoni della Cnbc e, dunque, della platea degli investitori che operano sul primo mercato del pianeta, ieri il ministro ha chiarito come «la vulnerabilità italiana, che ci poteva essere due, tre anni fa, oggi è totalmente fuori dal radar».

Nessun rischio contagio, dunque, in caso di Grexit. E ad Alexis Tsipras - che aveva ricordato le dimensioni del debito pubblico italiano superiore ai due trilioni di euro(«è un problema molto più grande» rispetto a quello greco) - la repica arriva secca: «Mi dispiace che Tsipras dica questo, sono in totale disaccordo, pur essendo simpatetico con la situazione greca. Noi abbiamo girato rotta, stiamo facendo le riforme e le cose giuste, spero che tutti i Paesi lo facciano». Il debito italiano è elevato, ma dall’anno prossimo comincerà a scendere a velocità crescente, «soprattutto se ci sarà inflazione» spiega il ministro, che poi ricorda gli altri fattori positivi di contesto: i bassi tassi di interesse e la crescita del Pil. «Quest’anno - ha sottolineato quindi Padoan - abbiamo raggiunto il culmine del debito» mentre dal 2016 ci sarà «una discesa significativa e visibile», grazie anche ad una «gestione del debito di prima classe».

Gli investitori che guardano all’Italia cominciano ad avere la percezione di un Paese che sta cambiando profondamento e rapidamente, è stato poi il ragionamento del ministro, che nella 48 ore statunitense affronterà una girandola di incontri con gli investitori, da Larry Fink di Blackrock a David Bonderman di TPG Capital, da Goldman Sachs a Berkshire Hathaway, da Kkr a Blackstone. Un’Italia che sta diventando per le organizzazioni internazionali un esempio, una soluzione e non piú problema: «Stiamo recuperando con grande velocitá, dopo tre anni di recessione e la perdita di 10 punti di Pil» dice il ministro. «Stiamo recuperando non solo perchè c'è una ripresa ciclica aiutata dalla Bce ma soprattutto perchè stiamo cambiando l’economia per renderla piú solida e piú creatrice di lavoro». L’Italia - secondo Padoan - sta andando al ritmo di crescita degli altri Paesi. «In termini di competitivitá internazionale - è la sua conclusione - non è seconda quasi a nessuno. Il surplus commerciale sta crescendo e questo significa che le quote di mercato delle esportazioni stanno aumentando, adesso bisogna tradurre questa competitivitá in piú investimenti. Cosa che le imprese stanno facendo perchè con piú investimenti, c'è piú innovazione e piú lavoro».