Italia

Fondi pensione, 1,6 milioni hanno sospeso versamenti per la crisi

  • Abbonati
  • Accedi
relazione covip

Fondi pensione, 1,6 milioni hanno sospeso versamenti per la crisi

Crescono gli aderenti alla previdenza integrativa (6,5 milioni a fine 2015), ma sale a 1,6 milioni il numero degli iscritti ai fondi pensione che ha sospeso i versamenti, anche a causa del protrarsi della crisi economica. È quanto emerge dalla Relazione della Covip, Commissione di vigilanza sui Fondi pensione, presentata oggi.

Covip: 6,5 milioni iscritti fondi integrativi, +5,4%
Sono 6,5 milioni gli iscritti alla previdenza complementare, il 29,4% dei lavoratori e il 5,4% in più rispetto al 2013, grazie all'aumento delle adesioni individuali a Pip, Piani individuali pensionistici, e fondi aperti. Il patrimonio delle forme pensionistiche complementari ha raggiunto 131 miliardi di euro, il 12% in più rispetto a fine 2013. Lo ha detto il presidente Covip, Francesco Massicci, nella relazione annuale. Rendimenti positivi per tutte le forme pensionistiche complementari che nel 2014 hanno beneficiato «del buon andamento dei mercati finanziari, sostenuti dalle politiche monetarie espansive e dalle migliorate condizioni dell'economia globale».

Da 1,6 milioni stop versamenti fondi pensione
Dalla relazione della Covip emerge però anche un altro dato: sale a 1,6 milioni, con riferimento a fine 2014, il numero degli iscritti ai fondi pensione che ha sospeso i versamenti,anche a causa del protrarsi della crisi economica. A fine 2012 i contribuenti silenti erano 1,2 milioni mentre al 31 marzo 2014 erano 1,4 milioni. «È in aumento - scrive la Covip - anche il numero degli iscritti, circa 1,6 milioni, che non versano contributi, con una prevalenza del fenomeno tra le adesioni individuali rispetto alle collettive e tra i lavoratori autonomi rispetto a quelli dipendenti».

Patrimonio fondi integrativi a quota 131 miliardi
Alla fine del 2014, il patrimonio delle forme pensionistiche complementari ha raggiunto 131 miliardi di euro, circa il 12% in più rispetto alla fine del 2013. Il patrimonio rappresenta l'8,1% del Pil e il 3,3% delle attività finanziarie delle famiglie italiane. Nel corso dell'anno sono stati raccolti contributi per 13 miliardi di euro, 600 milioni in più rispetto al 2013. Dei contributi versati, 5,3 miliardi di euro provengono da flussi di Tfr, di cui l'82% confluisce nei fondi pensione negoziali e preesistenti.

Rendimenti 2014: 7% fondi integrativi, Tfr a 1,3%
Nel 2014 le forme pensionistiche integrative hanno riportato rendimenti molto più alti del Tfr lasciato in azienda, beneficiando del buon andamento dei mercati finanziari, sostenuti dalle politiche monetarie espansive e dalle migliorate condizioni dell'economia globale. Lo si legge nella Relazione annuale della Covip presentata oggi. I fondi pensione negoziali e quelli aperti hanno ottenuto in media rendimenti pari, rispettivamente, al 7,3 e al 7,5%; i Pip (i piani individuali) “nuovi” di ramo III hanno guadagnato il 6,8%; quelli di ramo I il 2,9%. Nello stesso periodo, la rivalutazione del Tfr, al netto dell'imposta sostitutiva, si è attestata all'1,3%. Prendendo a riferimento un orizzonte più ampio, il rendimento medio annuo negli ultimi 5 anni si è attestato al 4,8% per i fondi negoziali e al 5,2 per i fondi aperti; per i PIP è stato pari al 4,9% per i prodotti di ramo III e al 3,2 per le gestioni separate di ramo I. Nello stesso periodo, il tasso di rivalutazione del Tfr è stato del 2,4%.

Solo 3% investimenti fondi in imprese italiane
Gli investimenti dei fondi pensione sono destinati per il 35% al nostro Paese, ma solo il 3% va a finanziare le imprese nazionali. È quanto osserva ancora la Covip nella Relazione annuale. Nel 2014, su 99,1 miliardi, 34,5 sono investimenti destinati al nostro Paese, di cui 28 miliardi sono rappresentati da titoli di Stato. «Se si escludono gli investimenti in titoli dello Stato italiano e la componente immobiliare - si legge nella Relazione - la quota di patrimonio che le forme pensionistiche complementari indirizzano verso il nostro Paese è limitata: gli investimenti in titoli emessi da imprese italiane ammontano a 2,6 miliardi di euro; di questi, 1,8 miliardi si riferiscono a titoli di debito e 0,8 miliardi a titoli di capitale. La quasi totalità è rappresentata da titoli quotati. Alla fine del 2014 gli investimenti dei fondi pensione in titoli di capitale italiani costituiscono circa il 5% del portafoglio azionario complessivo, che ammonta a oltre 16 miliardi».

© Riproduzione riservata