Italia

Aggressione con il machete in stazione, grave capotreno. Due fermi

  • Abbonati
  • Accedi
milano, passante ferroviario a villapizzone

Aggressione con il machete in stazione, grave capotreno. Due fermi

«Si è trattato di una lesione molto grave ma il braccio per il momento è salvo”. Lo affermano all'Ansa fonti dell'ospedale di Niguarda dove un capotreno aggredito ieri sera con un machete è stato ricoverato. L’aggressione è avvenuta poco dopo le 22 nella stazione di Villapizzone, periferia di Milano, su un treno proveniente dal sito di Expo, lungo il passante ferroviario.

Il capotreno e un macchinista sono stati aggrediti a colpi di machete da un gruppo di giovani stranieri, pare sudamericani che, stando ai primi accertamenti, non avrebbero voluto mostrare il biglietto. Il capotreno ha quasi perso un braccio, il macchinista ha subito un trauma cranico. In base ad una testimonianza, dopo qualche parola, uno dei giovani avrebbe estratto un machete da una borsa e avrebbe colpito al braccio il controllore. Un ferroviere, in quel momento libero dal servizio, intervenuto in aiuto del capotreno, è stato colpito alla testa anche se non è stato ancora stabilito con quale oggetto. Gli investigatori stanno ora analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza installate lungo il passante ferroviario. Nella notte, due sudamericani sospettati sono stati portati negli uffici della questura di Milano, interrogati e poi sottoposti a fermo. I due sarebbero sospettati di appartenere a una gang di latinos. La posizione dei due giovani deve essere ancora approfondita.

Il capotreno, che ha riportato la sub-amputazione del braccio sinistro, è stato sottoposto a un intervento di otto ore con numerosi chirurghi specialisti. “Si è cercato di preservare la funzionalità dell'arto ma solo nei prossimi giorni si potrà sciogliere la prognosi se tutto è andato a buon fine”, dice il bollettino medico del Niguarda.

Assessore regionale Sorte (FI): forze ordine armate su treni
«Siamo sconvolti per quello che è successo questa notte. Il livello di insicurezza è troppo alto. Vogliamo il presidio dei militari in tutte le stazioni e sui treni forze dell'ordine armate, formate e pronte anche a sparare». A dirlo è l'assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilita', Alessandro Sorte (FI), dopo che questa notte alla stazione ferroviaria di Villapizzone nei pressi di Milano, due ferrovieri sono stati assaliti a colpi di machete da diversi aggressori sudamericani, due dei quali sono stati poi fermati dalla polizia.

Fs, senza sicurezza servizi non garantiti
Senza una maggiore sicurezza, e proprio per garantire l'incolumità dei clienti e dei dipendenti, Fs fa sapere che sarebbe difficile garantire i servizi in alcune fasce orarie. Lo comunica in una nota la società, che condanna fermamente l'aggressione, avvenuta ieri sera su un treno nel Passante di Milano, dei due capitreno di Trenord cui va la solidarieta' dell'amministratore delegato Michele Elia e di tutti i colleghi del Gruppo Fs.
«È l'ennesimo episodio, questa volta particolarmente grave per la violenza con cui sono stati aggrediti i due lavoratori uno dei quali versa in condizioni molto preoccupanti. Il personale in servizio sui treni è ormai trasformato in vittima inerme di questi atti di violenza», si legge nella nota di Fs.
«Le Ferrovie dello Stato Italiane chiedono l'intervento delle Istituzioni e una maggiore presenza delle forze dell'ordine per arginare un problema grave che riguarda la sicurezza delle migliaia di viaggiatori che ogni giorno si servono del treno per i loro spostamenti e per il personale in servizio. Metteranno in atto, con la collaborazione delle organizzazioni sindacali, tutte le azioni possibili per arginare e contrastare il fenomeno a tutela della sicurezza dei dipendenti e dei viaggiatori» prosegue la nota aggiungendo che «qualora si constatasse l'assenza dei requisiti minimi di sicurezza, le FS Italiane avrebbero difficolta' a garantire il servizio in alcuni orari: l'incolumita' dei clienti e dei dipendenti, che ogni giorno lavorano sugli oltre 6mila convogli in tutto il territorio nazionale, non puo' essere messa a repentaglio».

© Riproduzione riservata