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Berlusconi: inaccettabile l’aggressione al capotreno, sicurezza…

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IMMIGRAZIONE

Berlusconi: inaccettabile l’aggressione al capotreno, sicurezza nostro primo obiettivo

«La sicurezza sarà il nostro primo obiettivo quando torneremo al governo. Noi in realtà avevamo persino risolto il problema dell’immigrazione. Invece, oggi gli argini sono saltati e si affaccia sul Mediterraneo il problema Isis, che ci minaccia tutti». Così Silvio Berlusconi in collegamento telefonico con una manifestazione elettorale a Seregno per il candidato sindaco, Edoardo Mazza. «Tutto questo si consuma - avverte il Cavaliere - in un’Europa incapace di solidarietà, anche verso di noi, che riceviamo un’invasione quotidiana di immigrati. Guardate la stazione centrale a Milano. È una situazione incredibile. E poi è inaccettabile quel che è successo a un nostro capotreno ieri sera». Per Berlusconi «Renzi fa tante chiacchiere, ma non agisce». E dice: «Facessero quel che vogliono: occupassero anche gli uffici a Bruxelles, ma l’immigrazione deve essere divisa per quote tra Paesi Ue».

Brunetta: si affronti il problema
Alle sollecitazioni dell’ex premier si associa il capogruppo di Forza Italia alla Camera Renato Brunetta. «L’intollerabile episodio di violenza che ha visto come vittima un capotreno, aggredito con un machete a Milano durante un normale turno lavorativo, deve far riflettere e deve costringere il governo ad un esame di coscienza e magari, sarebbe la prima volta, ad un dovuto mea culpa». Per Brunetta le nostre città, dalle grandi metropoli ai piccoli centri, non sono sicure e i cittadini non sentono la vicinanza e la protezione dello Stato. «La sicurezza - spiega - dovrebbe essere un diritto ed invece, troppo spesso negli ultimi anni, viene vissuta dagli esecutivi come una noia della quale occuparsi con superficialità e magari nei ritagli di tempo. Ed il problema della sicurezza è strettamente legato a quello dell’immigrazione clandestina. Sono due facce della stessa medaglia».

Toti: attueremo politiche disincentivanti
Intanto il neopresidente azzurro della Regione Liguria Giovanni Toti, in visita alla sede della Protezione Civile di Genova, si sofferma sull’arrivo dei nuovi profughi previsto per domani nella sue Regione. «Chiedo ai sindaci di opporsi a ospitare nuovi migranti con senso pratico del fatto che non possiamo più permettercelo, appena saremo operativi metteremo in atto tutte le politiche disincentivanti per chi si colloca fuori dalla linea politica tracciata dalla Regione». Quanto alle polemiche suscitate dalle posizioni di chiusura di alcuni governatori del Nord spiega Toti: «Non credo ci sia un sindaco di qualsiasi partito politico che applaude all’arrivo dei migranti perché un sindaco dovrebbe conoscere le difficoltà dei cittadini che governa, quanto sia difficile per i Comuni far quadrare i conti».

Pinotti a Berlusconi: governo ha impiegato più alto numero di militari
«Questo è il primo governo che ha deciso di impiegare un numero così elevato di militari, ben 6.700, nelle nostre città per garantire più sicurezza ai nostri cittadini: mai nessun governo aveva fatto così tanto». È la replica del ministro della Difesa, Roberta Pinotti, al leader di Forza Italia Silvio Berlusconi che aveva in precedenza reclamato un impiego più consistente delle forze armate per contrastare fatti criminosi. Pinotti ricorda che «militari coordinati dal ministero dell’Interno in collaborazione con le prefetture stanno garantendo ad esempio lo svolgimento in sicurezza dell'Expo a Milano, mentre in altre città assicurano la vigilanza a posti sensibili liberando le forze dell’ordine di compiti gravosi per dedicarsi maggiormente alla tutela dei cittadini». Infine, conclude il ministro della Difesa, «spiace sentire un ex presidente del Consiglio, che ha inviato i nostri militari in Iraq e ha visto il loro valore e il dolore dei loro familiari, parlare in modo così sprezzante dei militari».

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