È stata del 32,51% l’affluenza alle urne rilevata alle 19 per i ballottaggi delle elezioni comunali in 78 centri chiamati al voto (il dato diffuso dal Viminale non tiene conto delle comunali in corso in Sicilia). Al primo turno l’affluenza alla stessa ora era stata del 47,15%. La sfida principe è a Venezia, dove si fronteggiano l’ex pm e senatore Pd Felice Casson e l’imprenditore Luigi Brugnaro. Secondo i dati diffusi dal Servizio elettorale del Comune, alle 12 hanno complessivamente votato al ballottaggio per l'elezione del sindaco 28.722 elettori su 211.720 iscritti (13,56%). Al primo turno alla stessa ora aveva votato il 18,37% degli aventi diritto.
Ballottaggi in corso in 65 Comuni
Ma il ballottaggio di oggi riguarda in tutto 65 Comuni italiani, tra cui dodici capoluoghi dei 17 andati al primo turno il 31 maggio: oltre a Venezia, Mantova, Lecco, Rovigo, Arezzo, Macerata, Fermo, Chieti, Trani, Matera, Nuoro ed Enna. Seggi aperti dalle 7 alle 23 per scegliere i nuovi sindaci, tranne in Sicilia dove si potrà votare dalle 8 alle 22 di domenica e dalle 7 alle 15 di lunedì. In tutto i cittadini chiamati al voto sono 2,16 milioni.
A Venezia partita aperta
I riflettori sono accesi in particolare su Venezia, dove la partita è ancora aperta tra Casson (che al primo turno ha conquistato il 38%), candidato del centrosinistra, e Brugnaro (28,6%), sostenuto da Forza Italia, liste civiche e un’intesa siglata tra Ncd, Udc e Area popolare, nonché dalla Lega del governatore del Veneto Luca Zaia e dall’ex leghista Flavio Tosi, sindaco a Verona. Un duello importante, perché la città è ferita dallo scandalo degli appalti per il Mose, che ha portato l’anno scorso all’arresto dell’ex sindaco Pd Giorgio Orsoni. «Il Pd nazionale guarda con solidarietà e attenzione a queste elezioni e al futuro di Venezia», ha sottolineato ieri nel capoluogo veneto con Casson il vicepresidente dem Lorenzo Guerini. Mentre Zaia, a sostegno di Brugnaro, ha parafrasato Celentano: «Non è rock ma pop, perché è per il popolo, viene dal popolo ed è con il popolo».
Le altre sfide all’ultimo voto, da Arezzo a Nuoro
I giochi non sono chiusi neppure ad Arezzo, dove Matteo Bracciali (centrosinistra), che ha incassato il 44,2% dei voti al primo turno, deve vedersela con la candidata del centrodestra Alessandra Ghinelli, arrivata al 35,9 per cento. Esito non scontato anche a Fermo, dove sono in lizza per la poltrona di sindaco Pasquale Zacheo (centrosinistra, 24,8%) e Paolo Calcinaro (liste civiche, 22,9%). Testa a testa a Matera, con Salvatore Adduce (centrosinistra, 40,1%) e Raffaello De Ruggeri (liste civiche, 36%). E non ci sono favoriti neppure a Nuoro, dove il candidato di centrosinistra Alessandro Bianchi (29,9%) sfida quello delle liste civiche, Andrea Soddu (21,4%). Poca distanza infine a Rovigo tra Nadia Romeo del centrosinistra che si è affermata con il 24,1% al primo turno e Massimo Bergamin del centrodestra al 18,8 per cento.
In cinque città centrosinistra in vantaggio
Guardando ai risultati del primo turno, le città dove la vittoria del centrosinistra sembra scontata sono le altre sei. A Mantova - capoluogo “rosso” per tradizione, tranne una pausa nel 2010 - Mattia Palazzi parte forte del 46,5%, contro il 26,4% al quale si è fermata la “rivale” Paola Bulbarelli, sostenuta da Forza Italia e Lega. La forbice di partenza è ampia anche a Lecco tra Virginio Brivio (centrosinistra, 39,2%) e Alberto Negrini (centrodestra, 26,5%), così come a Macerata tra Romano Carancini (centrosinistra, 39,9%) e Deborah Pantana (centrodestra, fermatasi al 18%). A Trani Amedeo Bottaro (centrosinistra), forte del 47,4% al primo turno, cercherà di imporsi su Antonio Florio (centrodestra), che al primo turno ha conquistato soltanto il 14,5 per cento. Infine c’è Enna, con Vladimiro Crisafulli (centrosinistra) in testa con il 40,9% e Maurizio Dipietro del centrodestra, che dovrà cercare di risalire la china partendo dal 24,3% del primo turno. A Chieti l’unica sfida nei capoluoghi in cui è in testa il candidato di centrodestra: il sindaco uscente di centrodestra Umberto Di Primio (37%) deve vedersela con Luigi Febo del centrosinistra (30,2%).
Le strane alleanze
Non mancano le alleanze elettorali che fanno rumore. A Gela, la città natale del governatore siciliano Rosario Crocetta, il candidato del Movimento Cinque Stelle - che in tutto sul territorio nazionale conta cinque esponenti arrivati al ballottaggio - ha incassato il sostegno del Nuovo Centrodestra, scatenando l’ira del Pd che parla di tradimento. A Viareggio il ballottaggio sarà tutto in rosso: dopo che il Tar ha respinto il ricorso del candidato della Lega, a confrontarsi saranno l’ex sindaco di Capannori Giorgio Del Ghingaro, sostenuto da più liste civiche del centrosinistra, in testa al primo turno, e Luca Poletti del Pd, che ha superato di una manciata di voti il rivale leghista. A Lonato, nel bresciano, la lista civica fondata dall’ex leghista coordinatrice provinciale della fondazione di Flavio Tosi ha annunciato il suo sostegno al candidato del Pd.
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