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Facebook finisce in tribunale in Belgio per violazione della privacy

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Facebook finisce in tribunale in Belgio per violazione della privacy

Nuova grana europea per Facebook. È di pochi minuti fa la notizia che il garante per la privacy del Belgio ha deciso di portare il social network davanti ai giudici. E addirittura la prima udienza è imminente: giovedì prossimo, 18 giugno, secondo una fonte vicina alla commissione belga citata dal Wall Street Journal. Una battaglia legale che potrebbe avere risvolti importantissimi e scatenare un effetto domino dato che altri paesi come Germania, Olanda, Francia e Spagna stanno seguendo da vicino l'evoluzione di questa faccenda.

Nel mirino dell'ente di Bruxelles c'è il trattamento dei dati personali che, almeno secondo l'accusa, avverrebbe in netta violazione delle normative vigenti. Facebook non solo spiegherebbe in modo poco adeguato le finalità per le quali raccoglie i dati, ma in molte circostanze lo farebbe in gran segreto. Al centro della vertenza c'è la modalità con la cui Facebook traccia gli utenti Internet su siti web esterni, attraverso l'utilizzo di tasti di like e condivisione. E il garante belga vuole capire se questa operazione porta a un rastrellamento di dati che potrebbero essere utilizzati per una pubblicità molto profilata. La commissione vuole inoltre far chiarezza sull'utilizzo di questi dati da parte di Facebook per servizi come Instagram e WhatsApp.

L'indagine era partita qualche mese fa, con uno scambio di vedute fra l'autorità di Bruxelles e i vertici di Palo Alto. Facebook aveva rispedito le accuse al mittente, parlando di utilizzo dei cookie come ogni altro sito web. Inoltre, l'ufficio legale del social di Zuckerberg, aveva fatto intendere di voler seguire le istruzioni delle autorità irlandesi, dove Facebook ha sede legale. Nulla da fare. E ora parola ai giudici.

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